L’attivo corre sul Passante di Mestre

di MARCO FASAN
Come ben noto, il settore Edilizia e costruzioni è stato colpito dalla crisi in maniera molto violenta ed è pertanto particolarmente rilevante analizzare la performance delle relative aziende nel corso del 2013. Le 18 aziende Top 500 operanti nel settore hanno complessivamente generato ricavi per 1,53 miliardi di Euro, in aumento del 2,4% rispetto all’esercizio precedente. Anche la marginalità operativa registra un lieve miglioramento, dall’11,1% all’11,9%. A livello patrimoniale, il totale attivo mediano è diminuito da 66,3 a 60,4 milioni di Euro, l’indebitamento è calato da 69% a 64% ed il differenziale di leva è raddoppiato, passando da 0,92% a 1,83%.
Tutti questi indicatori sembrano indicare un andamento positivo, che viene peraltro riflesso nel ROA, in aumento da 3,04% a 3,91%.
Sebbene i dati appena esposti sembrino suggerire un’inversione di tendenza rispetto al passato, tale miglioramento non è stato omogeneo ma ha piuttosto interessato solo alcune realtà. Se prendiamo in considerazione le aziende top 25% e bottom 25% notiamo infatti due andamenti molto differenziati, che si compensano parzialmente nei dati aggregati. L’incremento di fatturato registrato a livello di settore, infatti, è determinato dalle aziende top 25%, che aumentano il loro fatturato del 3,7% rispetto al 2012. Viceversa, le aziende bottom 25%, fanno registrare un vistoso calo dell’8% che, se statisticamente non ha un notevole impatto nel dato aggregato a livello di settore, non deve però essere trascurato nell’analisi. Anche la marginalità operativa delle aziende bottom 25% (2,1%) è molto bassa, pur aumentando in maniera significativa rispetto al 2012 (1%). Altri dati che confermano le profonde differenze esistenti fra aziende top 25% e bottom 25% sono: il rapporto di indebitamento (che scende da 73,1% a 69% per le top 25% mentre sale da 65% a 74% per le bottom 25%); la percentuale di imprese in utile nel 2013 (80% per le top 25% e 40% per le bottom 25%); la percentuale di imprese con fatturato in crescita nel 2013 (60% per le top 25% e 20% per le bottom 25%).
L’analisi differenziale per aziende top 25% e bottom 25% mette in luce le difficoltà delle imprese di dimensioni minori, anche se vi sono dei casi di aziende di medie e piccole dimensioni che hanno ottenuto miglioramenti rilevanti rispetto all’esercizio precedente sotto varie prospettive.
Se prendiamo in considerazione la variazione dei ricavi delle vendite 2012-2013, meritano una menzione particolare la Costruzioni Rusalen S.r.l. (+66%) e la Carron Cav. Angelo S.p.a. (+52%). Fra le aziende che hanno ottenuto i migliori risultati in termini di miglioramento della marginalità operativa, vanno menzionate quattro aziende, una delle quali inclusa nel sotto-campione bottom 25%, a conferma del fatto che vi sono anche delle realtà relativamente piccole che sono riuscite ad ottenere ottimi risultati. La Agribeton S.p.a. ha più che raddoppiato la propria marginalità (da 8,55% nel 2012 a 18,32% nel 2013); la Ivecos S.p.a. ha aumentato la marginalità, già relativamente elevata (22,70% nel 2012), del 113%; la Sogedin Finanziaria S.p.a. è passata dal 6,10% all’11,85%.
È interessante notare come le aziende di dimensione più elevata abbiano generalmente ridotto l’attivo, rispetto al 2012, forse in conseguenza di qualche riorganizzazione aziendale o completamento di commesse. Viceversa, le aziende di minori dimensioni hanno fatto registrare un aumento dell’attivo, probabilmente per nuovi investimenti ovvero per commesse in corso da terminare nei prossimi esercizi. Le quattro aziende per cui l’attivo è aumentato in maniera più sensibile sono: Passante di Mestre S.c.p.a. (+52%); Agribeton S.p.a. (+29%); Dottor Group S.p.a. (+27%) e Ivecos S.p.a. (+25%).
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso