L’Ater compra case, rilanciato il bando

Ampliata a tutta la provincia la possibilità di vendere alloggi all’azienda di edilizia popolare

L’Ater compra case costruite e rimaste invendute. E’ la nuova strategia dell’azienda, favorita da un bando regionale che potrebbe far arrivare a Treviso tra i 2 e i 3 milioni di euro. L’Ater ha aperto un bando per raccogliere le manifestazioni d’interesse a cedere degli immobili già costruiti o in via di ultimazione. Già a luglio l’azienda ci aveva provato con un primo bando, ma questa volta ha deciso di ampliare il raggio di azione. Ha chiuso quindi il bando precedente, per riaprirne un altro che coinvolge tutti i comuni della provincia.

Si guarda in particolar modo a lottizzazioni in gran parte già edificate, ma bloccate dalla crisi del settore. «In questo modo si riuscirebbe ad ottenere due risultati», ha spiegato il presidente dell’Ater Francesco Pietrobon. «Aiutare qualche imprenditore edile in difficoltà, che ha immobili fermi, e, trattandosi di case già pronte, si potrebbe assegnarle subito». Il bando è molto preciso per quanto riguarda le caratteristiche degli immobili da acquistare. I complessi devono avere almeno 6 alloggi, non devono essere di lusso, devono essere liberi da ipoteche e da qualsiasi altri vincolo, devono essere dotati di pannelli solari per la produzione di acqua calda e di pannelli fotovoltaici; oltre che di impianto di riscaldamento centralizzato con sistema di contabilizzazione del calore per ogni singola unità abitativa. Le manifestazioni d’interesse a cedere gli alloggi vanno presentate all’Ater entro il 31 ottobre. Sarà poi l’azienda a trasferire quella lista alla Regione per la ripartizione del contributo. Palazzo Balbi ha messo a disposizione 15 milioni di euro per tutte le province. E’ quindi presumibile, che se arriveranno delle offerte, Treviso possa ottenere tra i due e i tre milioni di euro. Contemporaneamente l’Ater trevigiana ha chiesto un altro contributo alla Regione per il restauro del patrimonio immobiliare esistente. (f.c.)

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