Lasciano 25 presidi: fra loro Doria, Lucchi e Lorenzon

Sono 25 i dirigenti trevigiani che da settembre andranno in pensione. Fra di loro Felice Doria, del primo istituto comprensivo di Treviso città, Domenica Fazzello, per 27 anni alla guida della scuola...

Sono 25 i dirigenti trevigiani che da settembre andranno in pensione. Fra di loro Felice Doria, del primo istituto comprensivo di Treviso città, Domenica Fazzello, per 27 anni alla guida della scuola media Dal Monte di Mogliano (nonché per un anno preside reggente delle medie «Serena» del capoluogo) e Pietro Lorenzon, storica colonna portante dell’istituto alberghiero Alberini di Lancenigo di Villorba. La lista contiene altri nomi noti al mondo dell’istruzione di Marca, come quello di Paolo Lucchi, preside dell’istituto comprensivo Coletti di Treviso, Nara Ronchin, dirigente dell’Ipsia Galilei di Castelfranco (per un anno alla guida anche delle medie Stefanini di Treviso), Francesco Tammaro, dirigente del terzo istituto comprensivo del capoluogo e Giovanni Vassallo, dirigente per anni della ragioneria Riccati di piazza della Vittoria. A lasciare le redini dei loro istituti anche Michele Billa, dirigente dell’Isiss “Città della Vittoria” di Vittorio Veneto, Flavio Moro, per anni dirigente delle medie “Brustolon” di Conegliano (ora del terzo comprensivo della città del Cima), Pietro Panzarino, alla guida del classico “Flaminio” di Vittorio Veneto, Nicola Pellegrino, dirigente delle medie Amalteo di Oderzo, Lamberto Pillonetto, del Levi di Montebelluna e Franco Pivotti, dirigente del Maffioli di Castelfranco. La lista completa è stata pubblicata nel sito dell’ufficio scolastico provinciale, insieme a quella dei 55 docenti di scuola superiore, 34 delle medie, 34 delle elementari, 9 degli asili e 38 Ata in età da pensione. Ora per la scuola si aprono scenari nuovi. «Molti dirigenti non volevano andare in pensione, ma sono stati costretti», dice Giuseppe Morgante, segretario della Uil Scuola, «è un assurdo tutto italiano. Da un lato si allunga l’età pensionabile, dall’altro di costringono lavoratori ancora pieni di energia ad andare a casa». Con implicazioni per le scuole non da poco. Non tutti infatti potranno essere rimpiazzati. Sempre più scuole saranno guidate da reggenti. «Le scuole con meno di 600 alunni non avranno un dirigente loro», spiega Claudio Baccarini, preside della scuola media Casteller di Paese, «Ora attendiamo gli esiti del concorso per dirigenti. In tutto il Veneto sono 155 i posti messi a disposizione. Le persone che hanno superato lo scritto sono 181. Se tutto procede senza intoppi a luglio finiscono le prove orali e a settembre ci potranno essere le nomine». (l.c.)

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