Lanta si espande a Piavon e saluta il sito di Meduna

Approvato il patto che prevede l’accorpamento dell’azienda in un’unica sede: centomila euro nelle casse del Comune  La proposta di una ciclabile

ODERZO

Un ampliamento che rimpinguerà la casse comunali con 100 mila euro. Tanto arriverà a Ca’ Diedo dall’allargamento del capannone della ditta Lanta srl, azienda specializzata in ante in legno che ha la sua sede principale nella zona industriale di Piavon. Dopo aver deciso di spostare nel capannone di Piavon anche la porzione di produzione che oggi sta realizzando a Meduna (dove la ditta lavora in un capannone in affitto), l’impresa ha chiesto al Comune di poter ampliare fino a 12.900 metri quadri il capannone di sua proprietà che ora è grande comunque 10.500 metri quadri. L’ampliamento verrà realizzato su un terreno che oggi è già asfaltato: «L’intervento non comporterà ulteriore consumo di suolo e davanti alla ditta insiste un parcheggio molto grande e un po’ sotto utilizzato» , ha spiegato il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Vincenzo Artico al consiglio comunale, che ha approvato all’unanimità la richiesta.

Ma dopo aver concesso a una ditta che impiega e intende impiegare anche dopo il trasloco da Meduna una cinquantina di lavoratori, i consiglieri comunali hanno aperto la partita che riguarda l’utilizzo di quei 100 mila euro. È stata la presidente del consiglio comunale, la leghista Laura Vettor, a indicare quello che per lei è un intervento urgente molto sentito da tutti gli opitergini che risiedono a Piavon: «I soldi della perequazione, che devono essere spesi per la frazione di Piavon, vadano alla realizzazione di una pista ciclabile che colleghi la frazione alla località di Ronche. Si tratta di un’opera molto attesa dalla popolazione», ha detto Vettor, originaria proprio di Piavon. A questa sollecitazione ha risposto il vicesindaco Artico: «Detratte le tasse e le spese, in cassa al Comune resteranno 60 o 70 mila euro. In base ai soldi che avremo a disposizione procederemo con le opere più necessarie, facendo tesoro dei consigli che ci arriveranno», facendo comunque presente che quei fondi non basteranno da soli a completare l’opera. —



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso