L'Ance: «Edilizia in caduta libera»
Cunial: grandi opere o chiudiamo, nel 2012 non avremo soldi dagli enti

A destra Giuseppe Cunial presidente dell’Ance di Treviso
Edilizia in caduta libera. «Non abbiamo ancora raggiunto il fondo, sarà crisi per tutto il 2012. Chi dice che va tutto bene racconta una bugia». Parola del presidente dell'Ance di Treviso Claudio Cunial che avverte: «Gli enti pubblici continueranno a non pagare le aziende e le banche chiedono rientri. Bisogna sbloccare le grandi opere e puntare su ristrutturazioni e bioedilizia».
Il quadro è certamente critico. Basta leggere il bollettino dei fallimenti dell'ultimo mese appeso nella bacheca della sezione fallimentare del tribunale di Treviso. Si va dalle grandi aziende come Marck Color di Resana alla piccola Trevisoposatura di Casale fino alla Ghandin Costruzioni di Susegna. Tre esempi recenti che rientrano nel calderone delle ditte fallite nell'ultimo anno. Il 7% sul totale secondo Cunial. «Ma ci aspettiamo che il numero salga - ha detto ieri presentando il programma della prossima assemblea di Ance Treviso - la perdita occupazionale è nell'ordine del 10%. I problemi sono ancora tanti, infatti: resta alto il grado di insolvenza degli enti pubblici, ad esempio, che secondo alcune stime avranno le casse vuote fino al 2013. Per questo bisogna partire assolutamente con opere come la Pedemontana e la terza corsia dell'autostrada A4, in grado di offrire nuove opportunità alle imprese di costruzioni. Un altro pesante capitolo riguarda ancora le banche, che stanno facendo da forziere chiedendo pagamenti senza però erogare nuova finanza. Quando andiamo a chiedere soldi pretendono garanzie impossibili. Non è questo l'approccio, dovrebbero compartecipare almeno in parte al rischio di impresa. Non aiutano nemmeno le famiglie: ormai per avere un mutuo casa chiedono due grossi stipendi e propongono la restituzione in 30 anni. Una follia rispetto alle condizioni del passato». Tutti temi, questi, che verranno affrontati il 4 luglio a Susegana nel corso dell'assemblea annuale dell'associazione dei costruttori trevigiani alla quale prenderanno parte tra gli altri il presidente nazionale dell'Ance, Paolo Buzzetti e il presidente della Regione Veneto Luca Zaia. «Chi uscirà dal tunnel si troverà di fronte un mercato del tutto cambiato e sarà necessario un modello nuovo di fare impresa - ha proseguito Cunial - basato su tecniche costruttive volte al risparmio energetico e alla salvaguardia del territorio, con interventi relativi in prevalenza al recupero del patrimonio immobiliare esistente. Quando poi le finanze pubbliche non saranno più così penalizzate dal rispetto del patto di stabilità, si passerà alla riqualificazione di edifici di pubblica utilità, come le scuole». (e.l.t.)
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