L’allievo ferito: «Sto meglio, ma è dura»

CONEGLIANO. Ha ancora qualche difficoltà, ma si sta riprendendo. Lui è Carlo Bigai, lo studente dell’Agrario Cerletti di Congliano di 18 anni, compiuti lo scorso aprile, rimasto gravemente ferito al...

CONEGLIANO. Ha ancora qualche difficoltà, ma si sta riprendendo. Lui è Carlo Bigai, lo studente dell’Agrario Cerletti di Congliano di 18 anni, compiuti lo scorso aprile, rimasto gravemente ferito al volto a seguito di un incidente stradale avvenuto 10 giorni fa sulla statale 14 Triestina all’altezza di Levada, nel territorio comunale di Concordia Sagittaria, di fronte al bar Pit Stop. Aveva rimediato 100 punti di sutura. «Va un po’ meglio – ha detto – ho ancora qualche difficoltà a chiudere la palpebra dell’occhio destro, ma sto migliorando». Carlo ha rischiato infatti di restare sfigurato fino alla fine dei suoi giorni. Quel giorno suo padre Toni Bigai (produttore vinicolo e a sua volta già studente al Cerletti) e lui, il giovane Carlo, stavano viaggiando in un vicino comune della Città Metropolitana di Venezia, Concordia Sagittaria, a bordo di un furgone. A un certo punto è avvenuto il drammatico incidente stradale. L’urto contro un altro furgone è stato violento tanto che padre e figlio sono rimasti feriti. Toni Bigai infatti ha rimediato una frattura al braccio sinistro ed è stato sottoposto nel giro di poche ore a un intervento chirurgico di ricomposizione. Carlo ha impattato con violenza contro il parabrezza. In ospedale gli hanno dovuto applicare ben 100 punti di sutura. Il giovane è stato curato all’ospedale di Portogruaro, poi è stato messo ma deve sottoporsi a cure praticamente quotidiane all’ospedale dell’Angelo di Mestre. La convalescenza sarà così lunga che lo studente del Cerletti, prossimo agli esami di maturità che dovrà sostenere il prossimo anno, ha dovuto rinunciare a una vacanza in Messico. La tenuta vinicola di Toni e Carlo Bigai, a Lison è molto rinomata perché è proprio lì che crescono i vitigni del Lison Pramaggiore, un vino buonissimo che vien esportato in tutto il mondo. (r.p.)

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