Ladri sul Sile: spariti il motore e la barca

CASALE. Prima gli hanno rubato il motore marino, poi la barca, che ha ritrovato poche ore dopo con le cime tagliate, più a valle, a Quarto d'Altino. Ladri di imbarcazioni in azione lungo il Sile, al porticciolo di Casale. La vittima è un giovane casalese che ha lanciato l'allarme anche attraverso il social network per ritrovare la sua imbarcazione ormeggiata nel tratto di fiume dietro all'ex Mangimificio, in centro a Casale. La settimana scorsa, tra mercoledì e venerdì, al giovane è stato rubato il motore marino. Sembrava un episodio a sé, ma non era così. La notte scorsa, prima delle due, è scomparso anche lo scafo, un cofano brube evoluzione di colore bianco. «Se qualcuno per caso avesse visto movimenti strani o una barca trainata da un'altra me lo faccia sapere», aveva scritto il giovane. Ieri mattina, la svolta. L'imbarcazione è stata ritrovata dallo stesso proprietario quasi all'altezza di Quarto d'Altino. Secondo il suo racconto, aveva le cime tagliate con un coltello, segno evidente che era stata rubata. «Ho trovato due ragazzi con un barchino grigio lì vicino. Sostenevano di essere guardiapesca che stavano ormeggiando la barca alla riva così non sarebbe più scesa incontrollata lungo il fiume», ha riferito il giovane che ha comunque avvisato i carabinieri di quanto successo. Il copione dei furti di barche lungo il Sile è molto spesso lo stesso. Prima viene asportato il motore, qualche giorno dopo anche l'imbarcazione che viene portata distante e poi tirata in secca. «È già successo alcuni mesi fa», conferma il sindaco Stefano Giuliato, «Si sono registrati anche furti di carburante dalle taniche delle barche ormeggiate lungo il Sile». In quella zona, tuttavia, non ci sono telecamere a sorvegliare un’area pedonale piuttosto nascosta, specie di sera. Impossibile sperare che gli occhi elettronici abbiano catturato il ladro. Resta la rabbia dei proprietari che temono per le loro imbarcazioni utilizzate per le gite lungo il fiume o per andare a pesca. (ru.b.)
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