L’addio a Coletti, pioniere d’industria
Lavorò come frigorista appena dodicenne, poi fondò la ditta di arredamenti aziendali e per gelaterie. Aveva 82 anni

CONEGLIANO. Raccontava di aver iniziato a lavorare a 12 anni e con i primi guadagni messi da parte, 2.500 lire, avviò la sua piccola ditta, diventata poi una grande realtà nel settore degli impianti di refrigerazione e arredamento per gelaterie. Giorgio Coletti è stato uno dei rappresentati del successo imprenditoriale del Nordest. L’industriale si è spento a 82 anni. Giovedì alle 10 gli verrà dato l’ultimo saluto nella chiesa della Madonna delle Grazie. Per decenni l’azienda Coletti ha rifornito i gelatieri di mezza Europa. La qualità dei suoi prodotti, legato anche all’espansione degli “eiscafè” in particolare degli italiani emigrati in Germania, portò al successo. Giorgio Coletti fu apprezzato soprattutto la sua capacità di artigiano prima, e industriale poi, anche se lui, con modestia, si è sempre considerato “un frigorista”. Un lavoro appreso da giovanissimo, quando cominciò a collaborare con un frigorista vittoriese. Faceva parte di una famiglia numerosa, aveva 8 fratelli, il più vecchio dei quali Piero, storico organista come papà Antonio, è morto lo scorso anno a 103 anni. Giorgio da giovane andava a lavorare in bicicletta e con i primi guadagni, nel 1957, aprì il suo piccolo laboratorio. Andava nel Bellunese per sistemare i frigoriferi e in pochi anni l’attività prosperò. Il passaparola tra i gelatieri, in particolare quelli della Val Zoldana, fu il suo migliore canale di “marketing” e già alla fine degli Anni ’50 iniziò a costruire i banchi frigo per l’Olanda. Poi ebbe clienti importanti in Austria, Germania e Spagna. Anche molti bar, gelaterie e locali pubblici del Coneglianese sono stati allestiti con i prodotti Coletti. Col passare dei decenni fu ampliata la sede lungo la Pontebbana, tra San Vendemiano e Conegliano. Vi trovarono lavoro decine di persone, progettisti, architetti, falegnami, montatori, oltre a frigoristi. La “C”, con lo scudetto tricolore e la corona, sono diventati un marchio di qualità. Nel 2004 l’azienda Coletti è entrata a far parte del gruppo marchigiano Industrieifi, leader in Europa per l’arredamento di locali pubblici. Diverse sono state le onorificenze che Giorgio Coletti ha avuto per la sua impresa. La famiglia era il suo punto di riferimento. «Il nonno ha sempre cercato col suo carattere di sostenere noi nipoti nel lavoro che amiamo fare e ci ha insegnato a rispettare tutte le tradizioni, senza escludere di apprendere e mantenendo le nostre radici – ricorda Dario, uno dei sette nipoti - soprattutto ci ha insegnato il valore della famiglia. Nonno Giorgio amava nonna Elda con tutto il cuore». Giorgio Coletti lascia la moglie Elda, i figli Mariantonietta, Marilena e Umberto, nipoti, fratelli e sorelle.
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