La verità di Renzo: «Sono stato sedotto da Marianna Cendron»

PAESE. Ai microfoni di “Chi l’ha visto?”, nei mesi successivi alla scomparsa, aveva detto che Marianna per lui era come una figlia. «La nostra era un’amicizia normale. L’ho aiutata e accudita perché non voleva stare dai suoi. Le ho anche prestato soldi. L’ho fatto senza volere nulla in cambio», aveva ribadito a novembre scorso sempre alla trasmissione di Rai3. Ma è un’altra verità, sconvolgente, quella che emerge dalla ricostruzione delle dichiarazioni rese ai carabinieri da Renzo Curtolo, il vicino di casa di Marianna Cendron (scomparsa il 27 febbraio del 2013 da Castelfranco dopo il lavoro), che sono state mandate in onda ieri da “Chi l’ha visto?”. Con la ragazza, che allora aveva 18 anni e che viveva a casa dell’uomo dopo aver lasciato la villetta dei genitori, Curtolo dichiara di aver avuto un rapporto sessuale. Marianna, fragile e minuta a causa dei problemi con l’anoressia nervosa per cui era in cura da tempo, per Renzo dunque non era solo una giovane in difficoltà da aiutare come fosse una figlia. Mary forse era riuscita a sedurre l’idraulico e lui non aveva resistito, facendo sesso con lei.
«Mi trovavo in salotto a guardare la televisione, Marianna in pigiama andata su e giù per la stanza e a un certo punto ha iniziato ad accarezzarmi. La stessa cosa si è ripetuta uno dei giorni successivi e mi ha anche detto “Sono eccitata”, facendomi chiaramente intendere che voleva avere un rapporto che abbiamo consumato molto rapidamente sul divano. Nei giorni successivi non ci sono stati altri rapporti, ci siamo solo scambiati solo qualche effusione e nonostante io avessi voglia di farlo, non le ho mai proposto di avere altri rapporti sessuali»: questa la ricostruzione della testimonianza di Renzo ai carabinieri che è stata ricostruita da “Chi l’ha visto?” nel servizio curato da Fabrizio Franceschelli con la collaborazione di Roberta Pallotta e Nicola Endimioni.
Sempre nel servizio di ieri è andata in onda l’intervista alla grafologa forense Sara Cordella che ha analizzato i diari e alcuni scritti di Marianna risalenti all’anno precedente la scomparsa, quando la ragazza era ricoverata in un centro specializzato per problemi alimentari. Secondo l’interpretazione di Cordella, Mary quando è scomparsa stava vivendo un periodo positivo: lavorava, aveva una relazione con il fidanzato Michele, era fuori casa. Difficile quindi pensare che possa essere scomparsa volontariamente. Una ipotesi, questa, sulla quale “Chi l’ha visto?” ha rilanciato mille interrogativi. Intanto la Procura di Treviso, vista l’assenza di notizie e di piste da seguire, sta andando verso l’archiviazione del caso. Una eventualità che i genitori di Mary, Pierfrancesco ed Emilia, vogliono scongiurare. Per loro bisogna ancora indagare, battere tutte le piste, valutare ogni minimo segnale, parlare della loro ragazza.
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