La tecnologia fa volare il fatturato di Cma

SUSEGANA. L’informatizzazione dei processi produttivi fa volare il fatturato di Cma Macchine per Caffè Srl. La società trevisana che produce macchine da caffè professionali con i marchi Astoria e Wega, ha registrato un + 18% di fatturato in un anno grazie anche all’informatizzazione dei processi produttivi realizzata dall’azienda friulana Tecnest.
L’azienda produce ogni anno circa 35mila macchine da caffè e ha fatto del Made in Italy il punto di forza del suo successo: la sede principale è a Susegana, un gioiellino tecnologico inaugurato nel 2007 e reso ancora più efficiente e funzionale grazie ai software di Tecnest, azienda di Udine specializzata nella fornitura di soluzioni informatiche. Uno stabilimento di oltre 40 mila metri quadri di via Condotti Bardini a Susegana. Nel 2007 Cma ha portato avanti una revisione degli impianti produttivi: sono state concentrate su un solo sito le fabbriche precedentemente esistenti, è stata rivista la struttura delle linee di assemblaggio, la posizione dei magazzini delle materie prime e dei prodotti finiti al fine di razionalizzare i flussi di lavoro. Nel 2014 erano stati messi sul piatto due milioni di euro di investimenti. Nello stesso periodo è iniziata anche la collaborazione con Tecnest che ha guidato la rivoluzione informatica sulle linee produttive, «La nostra necessità era migliorare l’efficienza dei processi produttivi», spiega Maurizio Gaio, responsabile sistemi informativi di Cma Macchine per Caffè. Per rispondere a tutte queste esigenze è stato scelto il software J-Flex di Tecnest, in particolare le soluzioni J-Flex APS (Advanced Planning & Scheduling) per la schedulazione della produzione e J-Flex MES (Manufacturing Execution System) per controllare l’avanzamento in fabbrica e la tracciabilità dei materiali. I risultati ottenuti si vedono dai numeri. «Il fatturato 2014 è stato di 82milioni di euro, con una crescita rispetto all’anno precedente del 18%. – spiega Stefano Stecca, direttore commerciale ,«l’80% dei ricavi proviene dall’export in 140 Paesi, in particolare Stati Uniti, Australia, Germania, Gran Bretagna e Cina».
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