La storica Gizia va all’asta offerte da 1,2 milioni in su

Paderno. Il primo marzo tentativo di vendita dell’opificio di via Europa L’azienda con 40 anni di vita è stata dichiarata fallita, dipendenti a casa
Di Davide Nordio
DeMarchi Paderno del Grappa azienda Gizia
DeMarchi Paderno del Grappa azienda Gizia

PADERNO. Va all'asta lo stabilimento della Gizia, fino al 2011 una delle più rinomate aziende del settore dei pavimenti in legno e palchetti. La data della vendita all’incanto è stata fissata per il prossimo primo marzo nello presso lo studio notarile Baravelli- Bianconi-Talice di Treviso. Prezzo di partenza un milione e duecentomila euro con rilanci minimi di 10 mila euro. Chi vincerà si aggiudicherà l’intera area dell’opificio industriale di via Europa, 1 che si sviluppa su una superficie di 10.105 metri quadrati, costituito da un’ampia superficie di pertinenza parzialmente recintata, che si estende per 18.215 metri quadrati, e da un complesso industriale composto da due immobili nei quali sono insediati il settore produttivo aziendale con i relativi uffici. Arriva dunque definitivamente al capolinea la storia di questa azienda rimasta attiva per oltre quarant'anni a Paderno, creata da Giovanni Zanussi, scomparso nel 2009 a 97 anni. Arrivata a contare 200 dipendenti, aveva visto nel 2000 un fatturato da 18,2 milioni crollato ai 5,2 del 2009. Un conseguenza dovuta all’entrata nella spirale della crisi che ha colpito il settore, segnando perdite costanti dovute alla svalutazione di impianti e macchinari, a quella del magazzino e al perdurare di una recessione che ha ulteriormente ridotto i volumi di fatturato, di per sé non sufficiente a garantire la copertura dei pesanti costi fissi. Pur avendo raggiunto ragguardevoli posizioni di mercato in ambito europeo, per Gizia era stato vano ogni tentativo di risalire la china La strada è stata segnata dalla cessazione dell’attività produttiva, con la conseguente procedura di licenziamento collettivo e collocazione in mobilità dei 56 dipendenti rimasti. Una fase completata con il passaggio di 26 dipendenti alla Gizia srl - cui è stato ceduto il ramo il 25 marzo 2010 - e il licenziamento dei restanti dipendenti. In pancia alla spa era rimasto il ramo immobiliare con il trasferimento degli oneri riferiti al personale dipendente confluiti nella società subentrante. A maggio 2010 era stata avviata la liquidazione, salvo poi richiedere il concordato. Per accelerare il saldo del contenzioso con le banche erano stati avviati diversi contatti per la vendita del patrimonio immobiliare, con l’arrivo di un’offerta irrevocabile di acquisto dell’intero compendio immobiliare per un controvalore di due milioni. Ma purtroppo il piano non aveva passato l’esame degli esperti nominati dal tribunale e dai creditori, aprendo così la procedura di fallimento, rimettendo nelle mani del curatore Marco Parpinel le sorti dell'impresa. Ora si attende un acquirente per un’area che indubbiamente è stato un pezzo di storia gloriosa dell’imprenditoria locale.

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