La rivoluzione di Serravalle Strade chiuse, disagi e proteste

VITTORIO VENETO. Rivoluzione a Serravalle. Si comincia col porfido e si finisce con l’Arco austriaco. L’ha annunciato il vicesindaco Alessandro Turchetto, incontrando ieri i residenti ed i commercianti del quartiere. Martedi prossimo, 7 aprile, e sino ai primi giorni di giugno, resterà chiuso il tratto di strada da piazza Tiziano Vecellio e fino a piazza Foro Boario, via Cavour, quindi anche sotto la Torre dell’orologio, per la pavimentazione in porfido.
La centralissima via Martiri della libertà resterà aperta, perché il Comando della polizia locale aprirà via Paietta, in senso opposto all’attuale direzione di marcia, per cui gli automobilisti che scendono da via Martiri, potranno percorrerla fino in via Casoni. Quest’ultima disporrà, a differenza di oggi, del doppio senso di marcia, almeno per il tratto interessato.
Ma, risolto un problema – che attiene alla riqualificazione di quello che è considerato il “salotto buono” di Vittorio Veneto -, ecco che se ne pone un altro: la precarietà strutturale dell’Arco austriaco, nei pressi di piazza Flaminio.
Si tratta di uno degli elementi architettonici più apprezzati di Serravalle. Ancora nel 2011 presentava «danneggiamenti strutturali», per cui veniva dato a rischio e l’amministrazione dell’epoca, con sindaco Toni Da Re, l’aveva protetto con dei supporti.
Il progetto d’intervento studiato dall'architetto Gian Paolo Sanguin di Baone, in provincia di Padova, era rimasto nel cassetto per mancanza di fondi. Davanti ai rappresentanti di Serravalle, il vicesindaco Turchetto si è impegnato ad avviare il sospirato cantiere, dopo ben 4 anni, e lo farà attivare tra ottobre e novembre di quest’anno, prima delle festività natalizie.
Altri disagi in vista, dunque, ma – ha assicurato il pubblico amministratore – la chiusura del traffico non sarà totale. L’amministrazione comunale si è impegnata anche ad ultimare la sistemazione della strada ciclo pedonale dei Meschietti, lungo l’omonimo fiume. Ma numerosi altri sono stati i problemi sollevati da chi vive e lavora nel centro storico. Dalla trattoria La Giraffa è arrivata la richiesta di rifare il marciapiedi attorno a piazza Fontana compresa la cosiddetta “terra di nessuno”, tra piazza Fontana e vicolo Burella. Turchetto ha assicurato che contestualmente ai lavori riguardanti spazi di pertinenza di Palazzo Todesco, sarà messa mano anche vicolo Burella. I commercianti con attività sotto i portici di Serravalle hanno sollecitato l’illuminazione. «Le luci sono sempre spente e quando chiediamo di accenderle in concomitanza con qualche manifestazione – hanno protestato - la richiesta viene rifiutata perché il costo è eccessivo». Ma per quanto riguarda i portici, si è osservato, va vietato il transito in bici. Turchetto ha preso buona nota anche di un’altra carenza: quella di cestini, sia in via Martiri che in via Roma.
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