La rabbia dei piccoli azionisti all'Odissea: "No Spa"

TREVISO. Per una sera nella pista della discoteca Odissea a Spresiano hanno “ballato” i numeri della vicenda Veneto Banca. In 600 hanno aderito al summit del comitato che fa capo a don Enrico Torta. I fautori del “no” vogliono che l’assemblea chiamata a decidere sulla trasformazione in Spa, prevista per sabato, venga rinviata. Secondo don Torta la trasformazione e la quotazione in borsa renderebbero i controlli da parte degli azionisti ancora più difficili .
« La legge dà come limite massimo per la trasformazione il 31 dicembre 2016», ha detto l’avvocato Andrea Arman, «non è nemmeno vero che, in caso contrario, giungeranno interventi coercitivi da parte della Banca Centrale Europea». Il comitato vuol usare questo tempo per cambiare gli amministratori e risanare la banca vendendo le partecipate in deficit .
I nuovi membri del Cda dovrebbero lavorare gratis e gli uscenti rinunciare alla liquidazione. Sergio Calvetti altro legale del comitato, ha proposto invece agli azionisti che volessero il risarcimento delle loro perdite di intentare causa civile contro gli enti di controllo, come la società di rating che ha certificato positivi bilanci deficitarii. I soli politici in sala i consiglieri regionali M5S Jacopo Berti e Simone Scarabel ed il sindaco di Resana Loris Mazzorato.
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