La pornostar Blondie accusata di rubare il gas di Ascopiave

Barbara Exignotis è finita a processo per furto aggravato Avrebbe rotto i sigilli del contatore per allacciarsi alla rete
pieve di soligo barbara blondie
pieve di soligo barbara blondie

CONEGLIANO. Barbara Exignotis, più conosciuta con il nome d'arte Blondie per i suoi trascorsi come sexy star, ieri è finita sotto processo con l'accusa furto aggravato. L'ex pornodiva, ultimamente salita agli onori delle cronache mondane per il suo fidanzamento con Nino Frassica, fu denunciata da Ascopiave per la sottrazione di 1.562 metri cubi di gas tra il dicembre 2008 e il maggio 2009.

Ieri nel tribunale di Conegliano si è aperto il processo nei suoi confronti. Secondo l'accusa ha rotto i sigilli del contatore (posti dall'Ascopiave per morosità) e si è così abusivamente allacciata alla rete. Aveva utilizzato il metano per riscaldare il suo appartamento in città. Secondo Ascopiave era lei la titolare dell'utenza incriminata, la società non si è costituita parte civile nel procedimento. Il 16 dicembre 2008, proprio all'inizio dell'inverno e quando stava arrivando il freddo, a quell'utenza furono messi i sigilli perchè non erano state pagate delle bollette.

Ascopiave intervenne dopo sei mesi e a maggio fu presentata la querela. Dovrà essere il giudice a stabilire come si sono svolti i fatti, ascoltando i testimoni nell'udienza fissata per il 3 ottobre. Nata nel milanese nel 1975, Blondie nei suoi esordi una quindicina d'anni fa era stata impegnata politicamente rivestendo il ruolo di segretaria del sindacato delle pornostar e candidata anche nel consiglio comunale di Milano tra le fila di An. E' stata un'icona del mondo dell'hard italiano, partecipando a diverse edizioni del Mi-sex. Circa una decina d'anni fa si trasferì nel trevigiano, abitando prima nell'opitergino poi a Pieve di Soligo e quindi a Conegliano.

«Sono una mamma molto apprensiva, Milano mi sembrava una città troppo pericolosa per far crescere la mia bambina e così ho scelto il Veneto, una terra che ho sempre considerato incantevole e soprattutto ospitale», aveva detto in un'intervista rilasciata a La Tribuna nell'aprile 2004. In quell'occasione raccontò che lei e la figlia furono vittime di una discriminazione perchè l'iscrizione della bambina non fu accettata da un asilo di Cimadolmo a causa della sua professione. Prima fu costretta a lasciare San Michele di Piave, dove tra l'altro denunciò i suoi vicini per minacce e offesa. Si trasferì poi a Pieve, dove nel dicembre 2007 le fu rubata l'auto. Adesso invece è lei a dover risponde di un'accusa, trovandosi imputata di furto aggravato di metano a Conegliano. L'ex star del mondo dell'hard, che ha definitivamente abbandonato il porno e intrapreso una nuova carriera come attrice teatrale, ieri non era presente in tribunale. Ma potrebbe comparire il 3 ottobre quando è stata rinviato il processo. Quel giorno verranno ascoltati i dirigenti di Ascopiave che avevano presentato la querela.

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