La pioggia stronca le viti: prosecco a rischio

PIEVE DI SOLIGO. Il maltempo fa strage di vigneti. Peronospora e botrite imperversano, la pioggia non permette i trattamenti, Coditv e Provincia rilanciano: per salvare il raccolto, consigliati anche prodotti nocivi in barba al Protocollo Viticolo. I numeri forniti dal Consorzio di Tutela Prosecco Docg sono impietosi: «Negli ultimi trenta giorni sono caduti 400 millimetri di pioggia» spiega Filippo Taglietti, tecnico «ciò significa che in un mese è caduto un terzo dell’acqua che di solito cade in un anno, nei territori della Docg». I numeri del Coditv non inducono all’ottimismo: al 27 maggio, i giorni di pioggia erano 80: raggiunte e superate le piovosità che hanno interessato tutto il 2006 (77 giorni di pioggia), il 2003 (71 giorni) e il 2007 (82 giorni).
Con temperature più da marzo che da giugno, i problemi si sono moltiplicati: «Il ristagno idrico ha causato un ritardo di almeno sette giorni nella fioritura» spiega ancora Taglietti. «L’acqua che ristagna sui fiori non aperti ha generato la botrite, una sorta di muffa del grappolo, e se non smette di piovere si fatica a intervenire con i trattamenti. Non ricordo altre annate del genere. Le viti vanno controllate quotidianamente, bisogna intervenire quando possibile». Taglietti, però, non parla ancora di raccolto rovinato: «Troppo presto, bisogna aspettare giugno per avere una stima degli eventuali danni. La fase decisiva inizia ora, con la fioritura. Il raccolto si può salvare, questo mese decreterà che annata avremo. Non perdiamo la testa: la produzione per ora non è a rischio».
Usa toni più allarmistici il Coditv, Consorzio di Difesa, nell’ultimo bollettino inviato agli agricoltori: «Gli eventi piovosi stanno causando enormi disagi. Generalizzato il riscontro della peronospora, sia su foglia che su grappolo. L’andamento piovoso sta rendendo pericolosa anche la botrite, che dopo le manifestazioni su foglia dell’ultimo periodo, ora interesserà il grappolo delle varietà maggiormente sensibili, ma non solo». Dulcis in fundo, si ricorre a ogni mezzo per salvare il raccolto: «Vista la potenzialità e la pressione del fungo di quest’anno, e l’attuale fase a ridosso della fioritura, si consiglia un intervento antibotritico specifico, tipo un sistemico a base di tiofanate metile, classe tossicologica xn, nocivo, non presente nei protocolli viticoli». Nel protocollo redatto dal Consorzio Prosecco Docg, i prodotti nocivi erano stati banditi. Ma ora è piena emergenza.
Andrea De Polo
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