La palestra Nightingale libera nuovi spazi per il liceo Giorgione

Davide Nordio

CASTELFRANCO

La palestra Nightingale cresce a ritmo costante: ed è sempre più probabile che possa essere disponibile entro la fine dell’anno, come presupponeva il sindaco Stefano Marcon, anche in veste di presidente della Provincia. Ma oltre a questa arriva un’altra buona notizia, direttamente correlata alla palestra, ma che interessa in modo particolare il liceo Giorgione: anche il plesso didattico di quindici aule, che metterebbe fine al cronico problema degli spazi per questo istituto castellano, potrebbe essere disponibile per l’anno scolastico 2022 - 2023. Si tratta del primo stralcio dei lavori previsti nell’area dell’istituto Nightingale, mentre la palestra è il secondo, ma anticipato a seguito della decisione di investire da parte del Comune 550 mila euro, in aggiunta ai fondi Miur e a quelli della Provincia (in totale tre milioni di euro) per realizzare un impianto sportivo che non sia solo ad uso scolastico. «Il fatto che i lavori del primo stralcio siano stati affidati alla stessa realtà che sta costruendo la palestra - spiega Marcon - pone tutte le condizioni perchè ci possa essere una continuità di cantiere e quindi che i tempi possano essere più rapidi anche per gli spazi didattici».

La prima pietra della palestra è stata posta a fine febbraio: attualmente sono stati realizzati i gradoni per il pubblico e sono state già installate alcune delle attrezzature sportive, come i canestri per il basket. Come detto, l’uso non sarà solo scolastico: il Comune ha colto l’opportunità della costruzione della palestra mettendoci del suo per realizzare quell’impianto polivalente di cui necessita da tempo la città, con 368 posti a sedere (indispensabili per l’omologazione Coni) e un parquet che permette di ospitare gare nazionali di diverse discipline indoor, ovvero basket, volley, calcio a cinque e pattinaggio. Il nuovo spazio didattico sarà una boccata d’ossigeno per il liceo Giorgione che vede alcune classi ospitate nei container presso il vicino istituto Martini: una soluzione che doveva essere temporanea, ma che ormai perdura da vent’anni.

Anche a seguito dell’aumento degli indirizzi didattici del Giorgione, in primis il liceo musicale, è stato reso necessario il reperimento di altri spazi, come quelli alla scuola media Sarto e poi nell’edificio che ospitava la primaria Colombo. Recentemente docenti e genitori del Giorgione avevano rivolto un appello al Comune per trovare nuovi spazi al liceo soprattutto in riferimento alle norme Covid: l’obiettivo è evitare doppi turni o il ricorso alla Dad. —

Davide Nordio

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