La Lega Nord: «Boicottate il film di Abatantuono»
Il leghista Toni Da Re ai veneti: ci offende, non siamo stupidi e razzisti

Sopra Diego Abatantuono nel film di Patierno A fianco il segretario della Lega Toni Da Re
TREVISO. «La solita indecente macchietta dei veneti razzisti e puttanieri. Non prendiamo lezioni dal "napoletano" Abatantuono: invito tutti i veneti a non vedere il film». Il segretario provinciale della Lega Toni Da Re stronca «Cose dell'altro mondo», film diventato un caso politico.
«Cose dell'altro mondo», film di Francesco Patierno girato a Bassano e presentato al festival del cinema di Venezia, mette alla berlina un certo razzismo para-leghista nordestino nei confronti degli immigrati. L'attore Diego Abatantuono veste i panni di un piccolo imprenditore e predicatore televisivo che prende continuamente di mira gli extracomunitari: «Se ne devono andare», dice. E un giorno, per magia, tutti gli immigrati spariscono davvero, mettendo in ginocchio il sistema produttivo ma anche sociale del Veneto, privato di colpo di manodopera e badanti. Un film tra commedia e impegno, che ha fatto ridere ma anche discutere. Un film che non piace affatto alla Lega, in testa il segretario trevigiano Toni Da Re.
«Se gli Abatantuono di turno sono così bravi da prendersi il lusso di pigliarci in giro - tuona Da Re - perché non si fanno una loro repubblica italiana autonoma così noi ci facciamo quella del nord? E così, dato che il film ci dipinge tutti come razzisti ma anche puttanieri, avremo più soldi per andare a lucciole. Tanto spenderemmo comunque soldi nostri. E con quelli che ci avanzeranno andremo ancora più a osterie, dato che siamo ubriaconi. E alla fine ce ne resterebbero ancora, di soldi: li useremo per mantenere gli Abatantuono». «Questo - incalza Da Re - è un film da boicottare, fatto da chi non sa cos'è il Nordest, qual è il nostro prodotto interno lordo, che non ha nemmeno una pallida idea di quanti immigrati regolari e occupati nelle nostre aziende si trovano bene da anni in Veneto e nelle fabbriche producono ricchezza a fianco dei veneti. E quei posti di lavoro glieli danno i veneti, agli immigrati, trattandoli con rispetto se loro rispettano le regole. Il Veneto e la Marca in particolare, cari Patierno e Abatantuono, sono al vertice in Italia per integrazione. Il film invece è fermo alla macchietta dei veneti puttanieri e razzisti. Ma forse simili film ci fanno solo un piacere: fanno diventare leghista anche chi non vota Lega. Detto questo, dato che si tratta di un film che boicotta il Veneto, invito i veneti a boicottare il film».
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