La Lega ai genitori «Votate chi è contro le lezioni sui gay»

L’obiettivo è votare come rappresentanti di istituto due precise persone che porteranno avanti «con decisione» le istanze dei «tanti genitori» ancora contrari alle lezioni di educazione sessuale in classe che parlano «in modo troppo esplicito di rapporti omosessuali». Rappresentanti che seguiranno giorno dopo giorno l’evoluzione delle lezioni, che anzi vorranno sapere in anticipo di cosa si parlerà con gli alunni. E che si metteranno di traverso di fronte agli argomenti che riterranno «scabrosi».
La Lega entra a gamba tesa nel mondo della scuola: in vista delle elezioni di oggi dei rappresentanti dei genitori dell’istituto comprensivo Coletti - cui fanno capo le scuole dell’infanzia San Paolo e Barbisan e le scuole primarie Carducci, Collodi, Vittorino da Feltre, Toniolo e Valeri, le secondarie Coletti e Bianchetti - nei giorni scorsi il consigliere comunale della Lega Riccardo Barbisan ha fatto da punto di riferimento per le famiglie che, come il Carroccio, non hanno digerito il fatto che l’amministrazione Manildo - in questo caso l’assessore alla Scuola Anna Caterina Cabino - abbia aderito per il secondo anno al progetto di educazione sentimentale dell’Usl 9 che fa riferimento anche al metodo Ready, «sponsorizzato dall’Arcigay». Il fine: fare appunto in modo che le due mamme portavoci della protesta, su cui verranno convogliati i voti, vengano elette rappresentanti di circolo, «per poi essere messe al corrente con precisione e tempismo», dice Barbisan, «di quello che viene spiegato agli scolari. Per evitare così quello che è già successo lo scorso anno scolastico: genitori tenuti all’oscuro del contenuto di corsi in cui si parlava di omosessualità, genitori che lo hanno scoperto solo per caso, dopo, parlando con i loro figli. I quali chiedevano spiegazioni per cose che, vista la loro età, non capivano e di cui erano turbati». C’è però da dire che, per evitare le polemiche del 2013, questa volta il dirigente dell’istituto Coletti ha giocato d’anticipo: giovedì infatti, nella giornata mondiale della gentilezza, le scuole medie hanno deciso di raccontare alla città i progetti di educazione sessuale che fanno ingresso in classe. E a iniziare è stato proprio il Coletti, al teatro Eden, in un incontro aperto ai genitori. E questo passo sembrava aver archiviato le proteste nuovamente montanti contro il progetto di educazione sessuale contestato l’anno scorso. Niente da fare: pare che le proteste torneranno a fari sentire, soprattutto per la proiezione di un filmato, definito «propaganda pro-gay», in cui un padre di famiglia a un certo punto se ne va di casa per stare con un altro uomo. Un filmato che rientra in un percorso curato dagli esperti dell’Usl 9, eppure nel 2013 allarmò alcuni genitori dei ragazzi di terza media del Coletti, tanto che alla fine 120 famiglie presero carta e penna per protestare con il dirigente.
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