La guardia medica è accorpata: odissea per avere un certificato

Il servizio di continuità assistenziale “unito” a Vazzola ha già creato i primi disagi. Zanchettin, consigliera a Orsago: «Rimpallata per mio figlio fino a Conegliano»
La consigliera comunale Paola Zanchettin e un certificato della guardia medica
La consigliera comunale Paola Zanchettin e un certificato della guardia medica

CONEGLIANO. Odissea per avere un certificato per il proprio figlio: la guardia medica del distretto di Vazzola non è disponibile e una mamma deve rivolgersi a quella di Conegliano. Nel primo fine settimana in cui c’è stato l’accorpamento del servizio di continuità assistenziale per Orsago, Gaiarine, Godega e Codognè, con il trasferimento a Vazzola, si sono registrate subito problematiche.

«I disagi non possono ricadere sui cittadini, c’è un rimpallo di competenze - afferma la consigliera del gruppo Orsago Paese Attivo, Paola Zanchettin - Bisogna potenziare il presidio sul territorio, altrimenti si rischia d’intasare il Pronto soccorso. Ho dovuto telefonare sei volte, finché sono dovuta andare di persona alla guardia medica di Conegliano, dove mi è stata fatta l’impegnativa che avevo richiesto».

Lei stessa sabato sera ha vissuto un’avventura per ottenere un consulto medico. Aveva il bimbo febbricitante e perciò ha contattato la guardia medica pediatrica, che però terminava alle 19, e quindi le è stato suggerito di contattare il servizio territoriale.

«Al centralino della guardia medica di Francenigo risponde una segreteria telefonica che riferisce di contattare un altro numero - spiega il consigliere Zanchettin - Senza però fornire ulteriori informazioni». Fino ad una settimana fa il servizio per Gaiarine, Orsago e Godega si svolgeva a Francenigo.

Dall’1 marzo, come era stato annunciato dall’Ulss 2, c’è stato il trasferimento del medico di turno nella sede di Vazzola, una fusione che aveva creato qualche malumore anche tra i sindaci. In particolare il primo cittadino di Gaiarine, Diego Zanchetta, aveva lamentato perplessità per la distanza e il decentramento del servizio. I sindaci avevano proposto invece il poliambulatorio di Roverbasso.

«Contattata la guardia medica a Vazzola non mi è stato nemmeno chiesto il motivo per cui chiamavo, ma da dove chiamavo, e mi è stato detto che dovevo rivolgermi a Conegliano - racconta Zanchettin - Ma quando ho chiamato, a Conegliano mi è stato spiegato che competente per Orsago è la guardia medica di Vazzola».

Ha di nuovo provato ad avere supporto dalla sede di competenza, ma senza successo e ha trovato aiuto solo dal medico in servizio al De Gironcoli di Conegliano. Il figlio era febbricitante e le è stato fatto il documento perché potesse poi essere sottoposto al tampone. Per fortuna il bimbo è risultato negativo al Covid e si sta riprendendo.

«Dall’operatore di Vazzola mi è stato ribadito che i cittadini di Orsago e Godega devono rivolgersi a Conegliano – aggiunge il consigliere - Dopo rimpalli e sei telefonate, ho ottenuto risposta e l’impegnativa dalla guardia medica di Conegliano. Non possono fare nemmeno impegnative dematerializzate via mail, sono dovuta andare di persona».

La richiesta è di potenziare i presidi medici a livello locale. «C’è un vasto bacino di utenti, non sono stata l’unica ad avere questo problema, penso a chi ha delle urgenze – osserva il consigliere Zanchettin, che con il suo gruppo Orsago Paese Attivo approfondirà la questione - Era stato annunciato un servizio d’ambulanza per emergenze a Orsago, invece ci ritroviamo la guardia medica così distante». —



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