La Gigia cambia gestione, dietro il banco del locale di Treviso arriva Tosca

TREVISO. L’“Osteria dalla Gigia” cambia gestione. L’annuncio della messa in vendita del locale, lo scorso dicembre, aveva scatenato la curiosità ma anche la preoccupazione tra i tantissimi clienti e frequentatori del tempio della mozzarella in carrozza, tanto che a ridosso dell’ultimo Natale venne organizzato un flash mob culinario, con centinaia di avventori a fare la coda.
«Tranquilli, vendiamo solo la licenza», risposero Alessandro e Ovidio sottolineando che, la Gigia, non avrebbe mai chiuso i battenti con la loro uscita di scena. Bene, siamo alle fasi finali, manca solo la firma del contratto: a prendere in mano lo storico locale di via Barberia sarà una ragazza, Tosca, che lavora già da tempo con Alessandro e Ovidio - ha lavorato anche all’Osteria Canova - per imparare i segreti di uno dei luoghi di ritrovo per antonomasia del centro.
A breve dovrebbe essere lei a prendere il posto degli storici proprietari della Gigia, per 37 anni in prima linea, comprando appunto la licenza del locale per portare avanti una tradizione che Treviso non può permettersi di perdere. Sono queste le ultime notizie che arrivano in merito al locale del centro storico amatissimo dai trevigiani di tutte le età per le mitiche mozzarelle, gli assaggi, i “cedri” ma anche per come è tappezzato.
E la raccomandazione sempre della piazza è infatti quella, per il nuovo gestore, di non spostare assolutamente foglia, di non ristrutturare, di non cambiare l’arredamento. Alessandro Valiera gestisce ormai da 37 anni la Gigia insieme a Ovidio Gobbo, il “re” del bancone, la calcolatrice umana.
C’è anche chi ha fatto un conto a spanne: avrebbero servito nella loro carriera qualcosa come un milione di mozzarelle in carrozza. «Dopo tanti anni di lavoro incessante, sempre al servizio dei nostri clienti, abbiamo deciso di vendere», diceva a fine 2018 Alessandro, «Questo lavoro richiede molto impegno, si lavora ogni giorno almeno per 12 ore. Visto che praticamente in pensione ci sono già, mi piacerebbe potermi dedicare anche un po’ ad altro».
Stesso discorso per Ovidio. Ma non è affatto escluso che i “ragazzi terribili” non restino per un periodo a fianco del nuovo gestore, per un passaggio morbido delle consegne. Ma la cosa importante, è appunto che un luogo come la Gigia continui comunque a lavorare nello stesso modo, senza stravolgimenti. Perché ai trevigiani piace il senso di identità, il sapore della memoria, come avviene quando si mette piede anche Dai Naneti in vicolo Broli, all’Osteria Canova di via Mura San Teonisto, all’Antico Pallone di vicolo Rialto, al Bar Municipio, da Muscoli’s in via Pescheria, da Beltrame in piazza dei Signori... La città ha perso tanti, troppi locali che erano belli come questi per l’assurda moda di rifarsi il look.
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