La Germania trova lavoro a 30 giovani

Allo Urban Center stanno analizzando i curricula: i selezionati verranno assunti nella città gemella di Oberkochen
Di Enzo Favero
Un ragazzo davanti a una agenzia interinale, in una foto d'archivio.ANSA/FRANCO SILVI
Un ragazzo davanti a una agenzia interinale, in una foto d'archivio.ANSA/FRANCO SILVI

MONTEBELLUNA. Da Oberkochen sono arrivati i profili della trentina di lavoratori montebellunesi da impiegare nelle fabbriche della cittadina tedesca, patria della Zeiss e di grandi fabbriche metalmeccaniche. E allo Urban Center hanno cominciato a spulciare i curricula dei giovani e dei meno giovani in cerca di lavoro che in passato avevano presentato la propria offerta. «Alcuni profili che si adattano alle offerte di lavoro arrivate dalla Germania li abbiamo già individuati» spiega l'assessore alle politiche giovanili Marco Tappari «non appena avremo analizzato tutti quelli in nostro possesso, convocheremo questi giovani e meno giovani i cui profili sono adatti alle offerte di lavoro arrivate dalle fabbriche di Oberkochen, e proporremo loro di andare a lavorare in Germania». Può anche darsi che non siano sufficienti i curricula di tutti quelli che hanno presentato richiesta di lavoro allo Urban Center per coprire le offerte giunte dalla Germania o che più di qualcuno non voglia fare l'emigrante. Nel qual caso l'amministrazione comunale ha pronti un piano B e un piano C. «Se con i nostri non riusciamo a soddisfare tutte le richieste arrivate, allargheremo le proposte di lavoro ai sette comuni della Federazione e a quelli dell'area monteberllunese» aggiunge Tappari «e se non saranno ancora sufficienti passeremo le offerte di lavoro tedesche ai servizi sociali e all'uffiicio per l'impiego, allargando ulteriormente la platea dei candidati». Per questo primo gruppo di offerte di lavoro viene richiesta una minima conoscenza della lingua tedesca. Ma accanto all’offerta diretta di lavoro, sempre da Oberkochen arriverà anche l'offerta di formazione. «Oberkochen è destinataria di finanziamenti europei per corsi di formazione» conclude l'assessore «quindi dovrebbe arrivare l'offerta di corsi di formazione per un'altra trentina di persone, che dopo aver frequentato questi corsi, tra cui uno per imparare il tredesco, potranno andare a lavorare lì». Il progetto, proposto a fine agosto, potrebbe allora allargarsi ad altre cittadine gemellate con Montebelluna. «In quell'occasione» precisa l'assessore Tappari «anche gli amministratori di altre città avevano fatto presente che a loro volta potrebbero presentare offerte di lavoro per i montebellunesi. Stiamo attendendole per metterle a loro volta sul mercato».

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