La dottoressa Pupo lascia l’Usl di Treviso: gestiva la campagna di vaccinazione anti Covid

La dottoressa guiderà da primaria un reparto di San Donà di Piave per l’Usl 4. Il dg Francesco Benazzi: «È un’ottima professionista che ho sempre stimato»
PASSERINI TREVISO CONFERENZA STAMPA ULSS 9 CASO MENINGITE IN FOTO DOTT. PUPO AGENZIA FOTOGRAFICA FOTO FILM
PASSERINI TREVISO CONFERENZA STAMPA ULSS 9 CASO MENINGITE IN FOTO DOTT. PUPO AGENZIA FOTOGRAFICA FOTO FILM

TREVISO. La dottoressa Anna Pupo dice addio all’Usl 2. Lascia la guida del Servizio Igiene e Sanità Pubblica della Marca e andrà a ricoprire un primariato a San Donà di Piave per l’Usl 4 del Veneto Orientale. L’azienda sanitaria trevigiana perde così una figura strategica che aveva ottenuto il coordinamento della campagna vaccinale contro il coronavirus. Partita quantomai delicata per poter uscire dalla pandemia.

A parlare per la dirigente è il suo curriculum: dopo la laurea in Medicina e la specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva, una carriera densa di esperienze come la direzione del Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione per l’ex Usl 9 di Treviso e prima quella del Servizio Igiene e Sanità Pubblica nell’ex Usl 15 dell’Alta Padovana, nonché una serie di collaborazioni con l’Osservatorio epidemiologico regionale e l’Istituto superiore di sanità.

Più di recente era stata tra le coordinatrici della maxi campagna di screening al centro di accoglienza dell’ex caserma Serena dove ad agosto era scoppiato un focolaio e dove era stata aggredita insieme a un gruppo di colleghi nella rivolta di alcuni migranti.

Professionista caparbia, quest’estate aveva preso posizione contro gli stipendi da fame frutto della gara d’appalto di Azienda Zero per il settore portineria degli ospedali. Con un post su Facebook lei aveva sottolineato l’importanza della dignità del lavoro. Una vicenda finita con il messaggio cancellato dal social e, parrebbe, con più di qualche mal di pancia ai vertici della sanità locale e non solo.

A ben guardare, la partenza della dottoressa Pupo è il terzo “scossone” che tocca da vicino i settori cruciali per la gestione delle emergenze sanitarie dell’Usl di Marca. Prima dell’era Covid resta scritta negli annali la “rimozione” del dottor Giovanni Gallo.

Era il 2014 quando il numero uno della Prevenzione trevigiana smentì il presidente Luca Zaia nel corso di una conferenza stampa su un caso di lebbra, in cui il governatore aveva parlato dei pericoli di diffusione del virus Ebola. Le rassicurazioni di Gallo non sarebbero state gradite ai vertici regionali, tanto che l’incarico passò ad interim al direttore sanitario.

Lo scorso giugno l’addio di un altro direttore, Sandro Cinquetti che ha preso servizio a Belluno in qualità di capo dipartimento mentre al suo posto è arrivato Stefano De Rui, veterinario di formazione, chiamato a gestire l’emergenza Covid nella Marca. Ora la nuova fuoriuscita, la dottoressa Anna Pupo.

Ai piani alti dell’azienda sanitaria trevigiana si bisbiglia di un clima sempre più teso negli ultimi tempi. «La dottoressa Pupo è un valido professionista, che conosco e stimo da tempo, ora andrà a fare il primario degli Alimenti. Credo abbia avuto un’occasione e abbia deciso di prenderla al volo. Per fortuna la scuola trevigiana è buona e con valide figure nel Settore igiene pubblica e vaccinazioni» dichiara il direttore generale dell’Usl 2 Francesco Benazzi, difendendo al contempo la scelta di De Rui alla Prevenzione. «Una decisione mirata, fatta perché lo ritenevo giusto».

Si apre ora la nuova partita per trovare un sostituto della dottoressa Pupo. Tra i nomi che circolano con maggiore insistenza quello del dottor Erminio Bonsembiante. 

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