La dinastia Bianchi perde la regina Morta Vera, manager delle chiavi

Si è spenta a 85 anni l’ex amministratice della “Camillo Bianchi & C.” poi rinominata “Vasa” Una storia di famiglia che affonda le sue radici nel 1770 e da cui sono nati altri importanti marchi
Di Diego Bortolotto

CONEGLIANO. Insieme al fratello Camillo ha portato avanti la tradizione di famiglia, consolidando un “impero” nel mondo delle chiavi e dell'utensileria. Si è spenta all'età di 85 anni Vera Bianchi, che per oltre trent'anni ha gestito e amministrato la Camillo Bianchi e C., poi rinominata Vasa. Originaria di Cibiana di Cadore, Vera Bianchi si stabilì a Conegliano nel Dopoguerra. Arrivò in città nel 1955. Dopo la scomparsa del padre Camillo Vittorio, commerciante sempre nel settore delle chiavi, insieme al fratello Camillo ha continuato la tradizione di vendita di serrature. Vera Bianchi è stata al suo fianco, sostenendo i suoi progetti e amministrando poi la ditta che prese il nome di Vasa, specializzata in produzione di serramenti e infissi, che fino a qualche anno fa aveva sede in via Maggiore Piovesana. Per oltre tre decenni ha guidato l'azienda, che ha settant'anni di storia e oggi continua con la produzione nello stabilimento di Ponzano. Una donna dalla grande fede religiosa, che dopo aver lavorato con professionalità e aver viaggiato molto, si è ritirata a vita privata. Si è spenta serenamente a causa di un malore, provocato dagli acciacchi della vecchiaia. Fa parte di una stirpe che ha lasciato il segno ed è conosciuta a livello mondiale, per la produzione di chiavi. La storia della famiglia Bianchi narra che nel 1770 venne avviata la produzione in Cadore, iniziata come attività artigianale di lavorazione del ferro per la Repubblica Serenissima. Matteo Bianchi, il capostipite, fu fabbro a Cibiana. I discendenti continuarono il mestiere durante l'epoca Napoleonica, della Restaurazione, del Risorgimento e del Regno d'Italia. Fu dopo il secondo dopoguerra la produzione si concentrò a Conegliano. Insieme alla sorella Poldi, Camillo e Vera hanno rappresentato la sesta generazione, la prima che ha portato produzione e successo fuori dai confini bellunesi. La famiglia Bianchi è diventata leader nella realizzazione di chiavi, cilindri, serrature, prodotti da loro sono diventati sinonimo di qualità. Il fratello Camillo Bianchi negli anni '60 fondò la Silca. In breve tempo la produzione di chiavi però tornò in città e la Camillo Bianchi e C. proseguì a Conegliano. Chiavi e serrature “made in Bianchi” sono diventate famose nel mondo. Nel 2001 la Silca entrò a far parte della multinazionale svizzera Kaba, mentre Massimo Bianchi, figlio di Camillo, si mise in proprio dando vita alla Keyline, e quindi al Gruppo Bianchi 1770. A Conegliano si trova il noto negozio di duplicazioni “La sicura”, fondato negli anni '70 dalla sorella Poldi e dal compianto cognato Giovanni Fenuccio. Oltre alla sorella Poldi, nipoti e pronipoti ricordano con affetto la loro cara zia Vera. L'ultimo saluto all'anziana verrà dato domani pomeriggio alle 15 nella chiesa dei frati cappuccini, dove oggi alle 17.30 sarà recitato il rosario. Dopo la cerimonia la salma proseguirà per la cremazione.

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