La corsa pazza lungo il Sile Gioia, gavettoni e goliardia

Caravelle, galee e galeoni: la 23esima “Discesa folkloristica sul Sile” si riconferma un vero successo. Migliaia di spettatori hanno affollato ieri mattina le rive del fiume per assistere ai festeggiamenti nella “tribuna d’onore” della Restera. Il carnevale galleggiante è stato, anche questa volta, scenografico e spettacolare.
Cinquantotto le imbarcazioni “mascherate” partecipanti e oltre 610 i membri degli equipaggi iscritti che si sono dati appuntamento alle 9.30 al Ponte dea Goba di Treviso per il varo delle loro zattere. Dopo la consueta discesa del Sile, si è entrati nel clou della manifestazione abbinata alla “Festa dea sardea”. Solcando il fiume di risorgiva più lungo d’Europa, tra cigni, gallinelle d’acqua e germani reali, le barche hanno dato vita alla coreografia satirica, con tanto di secchiate d’acqua, scherzi e gavettoni tra “marinai”. Due i naviganti d’eccezione presenti alla “Discesa folkloristica sul Sile 2014”: il sindaco di Treviso Giovanni Manildo insieme a Silvano Piazza, primo cittadino di Silea. A bordo di una piccola canoa i due sindaci hanno seguito tutta la manifestazione partecipando con tanto di secchiate d’acqua.
Incredibili, anche in questa 23esima edizione, gli allestimenti proposti. A colorare l’intero corso del fiume ci hanno pensato le divise delle ciurme ma anche le sculture montate sulle caravelle di ogni forma e fattezza, realizzate con i materiali più disparati, cartapesta, stoffa e prodotti di recupero. Molto apprezzata dai bambini, la barca omaggio alla Nutella. La crema spalmabile più famosa del mondo è stata celebrata con un barattolo di cioccolato gigante. Decisamente storico il veliero dedicato all’antico Egitto. Al suo passaggio è stato come trovarsi sulle rive del Nilo, popolate da piramidi e faraoni. A metà percorso, il primo approdo delle imbarcazioni al Forte Makalè per un meritato ristoro. In barba al colesterolo le brigate si sono rifocillate con la “Vovi e segoa” una frittata gigante di 3000 uova, per poi riprendere il tragitto. Dopo l’arrivo alla centrale di Silea, tutti a festeggiare sotto al tendone gastronomico per degustare il pesce azzurro. Piatto principe dell’evento, la “sardea” nelle sue diverse declinazioni. Dalla versione veneziana “in saor” decisamente saporita, a quella panata nella farina di grano duro e quindi fritta, oppure arrostita alla brace. Dopo pranzo, le premiazioni dei gruppi più belli.
Si aggiudicano il gradino più alto del podio “Gli Stabilo” di Fagarè, con un affascinante allestimento dedicato alle famose penne e matite tedesche. Assegnato a pari merito invece il titolo di imbarcazione più originale. Ad accaparrarselo sono state “L’osteria di Fagarè” e il gruppo “A tutta birra” di Treviso.
Una festa sotto il sole davvero riuscita: «È stato come sempre emozionante», spiega Renzo Smaniotto, ideatore dell’evento, «la manifestazione continua a crescere e con essa l’apprezzamento del pubblico».
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