La Confartigianato rinnova i vertici: Sartori presidente

ODERZO. Cambio al vertice della Confartigianato Oderzo-Motta: Armando Sartori succede a Silvano Pavan. La necessità di un radicale cambiamento alla base della nomina della nuova giunta. Medunese, 53 anni, socio titolare di una carrozzeria, Sartori vanta una lunga storia in Confartigianato: socio dal 1984, nella giunta negli ultimi due mandati, da un anno era presente anche nel comitato di presidenza provinciale. Da dieci anni è inoltre presidente dei carrozzieri di Treviso. Il nome di Sartori è spuntato nell’ultima settimana utile prima della votazione di giovedì e ha messo subito d’accordo tutti. Due i vicepresidenti nominati: il chiaranese Antonio Tolotto e l’opitergina Serenella Spinacè. «È la prima volta di una donna nell’ufficio di presidenza», nota Sartori, «Anche la giunta è stata molto rinnovata: oltre a me e Tolotto, solo Antonio Venturin faceva parte della vecchia giunta. Avevamo bisogno di un cambiamento radicale e c’è stato, grazie anche al presidente uscente Silvano Pavan che ha capito la necessità del cambiamento e ha lavorato per questo. Ciò gli fa molto onore, dato che poteva benissimo aspirare a un secondo mandato». Anche il consiglio, che conta 31 membri, è stato rinnovato per quasi il 30%. Il neo presidente Armando Sartori ha già firmato i suoi primi atti. «Ho ridotto il numero dei componenti della giunta», afferma Sartori, «passano da nove a sette, al fine di rendere la giunta più snella e i suoi componenti più responsabili». Le sfide non mancheranno visto che la Confartigianato è una macchina complessa con una sessantina di dipendenti e la crisi non accenna a diminuire. «La nuova giunta si metterà subito al lavoro», chiude Sartori, «Non nascondo la mia preoccupazione, perché di lavoro da fare ce n’è tanto e mi rendo conto delle responsabilità che mi assumo con l’onore della carica della presidenza. Dobbiamo dare risposte concrete ai nostri artigiani. Il nostro obiettivo è dare i migliori servizi, che già diamo, ai migliori prezzi ai nostri soci. Inoltre dobbiamo garantire un’assistenza adeguata alle nostre imprese artigiane colpite dalla crisi». (c.st.)
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