La città della bici di Pinarello nasce in fondo a Strada Ovest

VILLORBA. Ci sarà persino la possibilità di praticare lo “Zwift”, il ciclismo virtuale: tu a pedalare sui rulli, lo schermo davanti a te che mostra l’Alpe d’Huez e ti permette di sfidare on line colleghi di un lontano angolo del mondo, ma anche un professionista del pedale.
La corrente arriverà dai pannelli fotovoltaici posti sopra la vicina azienda, mentre è ingente la spesa per la sicurezza: «Almeno il 15-20% del totale.
Telecamere e porte blindate, ma anche due saracinesche lunghe 40 metri». A parlare è Fausto Pinarello, amministratore delegato dell’azienda di bici che ha vinto 14 Tour de France (sei negli ultimi sette anni, con Bradley Wiggins, Chris Froome e Geraint Thomas). Indica gli interventi da fare o già ultimati, frattanto gli operai lavorano alacremente.
Gli arredi si monteranno da metà maggio, ma il conto alla rovescia è già scattato: mancano tre settimane all’inaugurazione del nuovo negozio di viale della Repubblica, a Fontane Chiesa Vecchia.
Il figlio dell’indimenticato Nani l’ha voluto a uno sguardo dalla fabbrica, chiamandolo “La bottega di Pinarello”. S’affiderà a personale nuovo – cinque assunzioni; sarà aperto sei giorni su sette con orario continuato – e, per il battesimo, ha scelto una data speciale: venerdì 31 maggio, il giorno della Treviso-San Martino di Castrozza, terzultima frazione del Giro 2019.
«L’apertura ufficiale avverrà dopo il passaggio dei corridori», precisa Pinarello. Il “km 0” della tappa numero 19 – il via ufficioso sarà in Borgo Mazzini, nei pressi dello storico negozio di famiglia – è stato collocato infatti davanti al nuovo store. Una struttura di 800 mq, sviluppati su un piano e mezzo: non un semplice negozio dei “gioielli” della casa, ma una “chicca” per gli appassionati con simulatore, officina e un’area fitting per prendere le misure all’atleta e studiarne la posizione idonea in sella.
Il negozio prende il posto di una vecchia palazzina già di proprietà della Pinarello, in passato sede di una filiale Bnl e poi a lungo inutilizzata: collocata di fronte al supermercato Famila, è stata demolita un anno fa e ricostruita ex novo. Il piano terra misura 500 mq, l’edificio potrà contare su scale e ascensore. Parete esterna grigio metallizzato, doghe in legno per gli interni. Saranno esposte bici – probabile trovino posto la Record Special con cui Fausto Bertoglio regalò il primo Giro alla Pinarello nel 1975 o la mitica Espada di Miguel Indurain – e maglie storiche, mentre il bar è stato pensato per i cicloturisti, complice l’adiacente pista ciclabile.
La vicinanza con il Montello e il costruendo velodromo di Spresiano sono carte da giocare. In vendita, accanto alle Dogma (l’ultimo modello, la F12, è stato lanciato il 1° maggio), si troveranno tutti gli accessori legati alla Pinarello, abbigliamento incluso: l’amatore potrà vestirsi dalla testa ai piedi, richiedendo pure personalizzazioni. Il videowall all’ingresso, infine, racconterà i campioni del Team Ineos (fino al 30 aprile marchiato Sky), la corazzata britannica di cui la Pinarello è longevo partner. Ospiterà le dirette del Giro d’Italia e Tour de France: così, fra un passaggio in officina o un’esperienza al simulatore, l’appassionato potrà gustarsi il ciclismo a 360 gradi. –
Mattia Toffoletto
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