La caserma Tandura alle grandi pulizie «Arrivano profughi?»

VITTORIO VENETO. Grandi pulizie alla caserma Tandura di Costa. Sono stati tagliati i grandi alberi che danno su via Dalmazia e che avrebbero potuto costituire una situazione di pericolo. Alleggerita anche la siepe verso via Gramsci. L'area militare diventa, in questo modo, più trasparente. «E questo perché stanno per arrivare i profughi?», ci si chiede a Costa, il quartiere dell’ex caserma dell’aeronautica, peraltro attraversato in queste ore dalla vicissitudine di via Dalmazia (senso unico). «Ci auguriamo di no, ne abbiamo già 250 in città, però siamo preoccupati di eventuali blitz, sempre possibili per l'accondiscendenza di questa amministrazione», interviene l'ex sindaco Toni Da Re, Lega Nord.
«Profughi alla Tandura? Sarebbe un'amara sorpresa», conviene Adriano Botteon, consigliere comunale del Pd. «Sarà il caso di vigilare», ammonisce. Nessuna congettura, tranquillizza Barbara De Nardi, assessore comunale: «I militari provvedono annualmente alla manutenzione delle ex caserme e del loro arredo esterno, anche perché non costituisca pericolo per i passanti. L'hanno fatto a suo tempo alla Piccin, alla Gotti, adesso spetta alla Tandura». Peccato, però, che questo grande insediamento - si amareggia Da Re - non sia diventato la cittadella della sicurezza. «Qui, infatti, poteva traslocare la polizia stradale. E potevano essere portate anche la protezione civile, le associazioni di volontariato, e magari pure qualche servizio collegato con il vicino ospedale». L'ex sindaco coglie l’occasione per rimproverare l’amministrazione Tonon di non essere riuscita a strappare, nella contrattazione con i militari, la concessione di opportunità più consistenti rispetto all'area Gotti e all’eliporto di San Giacomo.
Quindi niente profughi alla Tandura come si teme in questi giorni a Costa? Sorride l'assessore De Nardi alla domanda. «Si pensa forse che l’amministrazione sarebbe così tranquilla se avessimo avvisaglie di questo tipo? Il prefetto Laura Lega - assicura De Nardi - ha ripetutamente confermato al sindaco Tonon che a Vittorio Veneto non arriverà nessun altro richiedente asilo».
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