La casa di Mazzarolli affidata alle neo-mamme del Melograno di Treviso

TREVISO- Molti trevigiani lo ricordano per la sua eleganza discreta, l'eloquio dolce, la cordialità educata che non inseguiva la demagogia. A quasi vent'anni dalla scomparsa di Antonio Mazzarolli, per dieci anni sindaco della città ma prima anche senatore e dirigente nazionale della Democrazia cristiana, la sua abitazione diventerà la casa delle mamme trevigiane: uno spazio accogliente, destinato all'associazione Il Melograno, impegnata nel sostegno alla genitorialità e alla nascita.
Così aveva in animo Mazzarolli (1928-1998), avvocato e uomo di cultura, grande appassionato di lirica con incarichi di presidenza dell'Associazione dei Teatri di Tradizione italiani e dell'Associazione Italiana generale dello Spettacolo. A lui si deve anche la brillante intuizione di istituire il concorso “Toti Dal Monte” per promuovere il talento nel canto. La sua vita è stata caratterizzata dall'impegno civico e politico, come consigliere comunale dal 1951 al 1998 e quindi sindaco dal 1975 per un decennio, a parte una breve parentesi. Nella memoria collettiva, Treviso lo ricorda ancora in bicicletta, abitudine che testimoniava la sua vicinanza alla città.

Tutta la politica veneta varcò quel «cancelletto» e quel «portoncino» della sua casa, sapendo di trovarvi ascolto. Per qualche tempo la palazzina rossa al civico 14 di via Francesco Baracca – laterale di via Montello – è rimasta in attesa di un degno inquilino, qualcuno che potesse entrare non solo per occuparla, ma anche per portare avanti i valori di chi l'ha vissuta in precedenza. Con questo intento il professor Ludovico Mazzarolli, nipote del sindaco, ha deciso che la casa dello zio, che non ha avuto figli, andasse proprio al Melograno, che negli ultimi tempi cercava una nuova sede per le sue attività, fino ad oggi ospitate in via dei dall'Oro.
«Siamo felici di poter entrare in questa casa dal profondo valore istituzionale, un pezzo di storia politica di Treviso, per volere del nipote del sindaco Mazzarolli. Il pensiero delle socie del Melograno è donare alla città un luogo di pensiero che possa accogliere esperienze e riflessioni sulla maternità» spiega Luciana Mellone, presidente dell'associazione.
Il trasloco è in corso, sarà terminato il 15 novembre, mentre l'inaugurazione ufficiale con la cittadinanza e le istituzioni avverrà il 2 dicembre e sarà accompagnata da un seminario dedicato alla cura dei bambini e delle bambine. La palazzina di oltre 350 metri quadri è ora in fase di allestimento, le varie stanze verranno adibite a laboratori per incontri e percorsi formativi, tra i quali un master esperienziale nell'arte del maternage che partirà a gennaio.
«Abbiamo voluto gli spazi in modo multidisciplinare. Ci sarà anche un luogo dove i bambini e le bambine potranno venire a parlare, saranno protagonisti e potranno raccontarsi» conclude Mellone «i bimbi di oggi sono speciali e hanno bisogno di essere ascoltati». Da 17 anni il Melograno propone le sue attività ed è arrivato a contare oltre 250 soci. «Moltissime donne sono entrate in contatto con noi, siamo cresciute nel tempo diventando anche un'impresa sociale con la costituzione della cooperativa Idea», sottolinea Mellone.
Tutto è cominciato nel 2001 in un piccolo spazio del Dopolavoro Ferroviario, poi l'approdo in Via dei dall'Oro, ora la casa del sindaco Mazzarolli. «Questo rappresenta il coronamento di un percorso che continua a regalarci grandi soddisfazioni», conclude, «essere il Melograno significa continuare a seminare con impegno, amore e preparazione».
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