«Io, esodato in balìa delle banche»

Sala affollata alla libreria Lovat per parlare di difesa dei risparmi

VILLORBA. «Sono un esodato e conosco da vicino la crisi: il dato certo è che le banche approfittano della buona fede dei risparmiatori. Ma se Bankitalia non controlla, chi ci difenderà?». A parlare un cittadino che ha preso parte all’incontro che si è svolto giovedì sera alla libreria Lovat di Villorba. “Prospettive per la difesa dei risparmi” il titolo della conferenza organizzata dal Comune per fare luce sulla vicenda degli azionisti di Veneto Banca e Popolare di Vicenza. A illustrare le prospettive, guidati dal primo cittadino di Villorba Marco Serena, sono Giorgio Lorcet, avvocato e fondatore dell’associazione Azionisti associati Banca popolare di Vicenza, Paolo Rossetto, consulente finanziario indipendente e Lorenzo Zanella, avvocato. Che concordano: l’educazione finanziaria costituisce la conditio sine qua non per evitare di incappare in situazioni pericolose per il risparmiatore. Lorcet spiega i cambiamenti intervenuti di recente: «La modifica del principio su cui si vota, non più capitario ma in proporzione ai propri investimenti, e il diritto di recesso, che si può esercitare ma senza ottenere il rimborso delle azioni da parte della banca. Questo perché le banche non dispongono di denaro sufficiente a pagare i rimborsi», continua Lorcet. A indicare i profili di tutela disponibili per gli azionisti è l’avvocato Zanella: «La Costituzione impone la difesa dei risparmi. Le strade percorribili sono due. Se la vostra vicenda risale agli ultimi due anni e avete compiuto un acquisto sotto i centomila euro, potete rivolgervi all’Ombusdman bancario, organismo volontario indipendente di Roma. Altrimenti, dopo una fase di mediazione obbligatoria, non resta che la classica azione civile». Paolo Rossetto, invece, spiega la normativa del bail in, ricordando che i conti correnti fino a centoimila euro dovrebbero essere salvi. Dovrebbero, perché «il Fondo di garanzia interbancario, non è un pozzo senza fondo. In Italia ammonta a 2 miliardi di euro: se falliscono anche solo le nostre due banche trevigiane, il fondo non è capiente».

Federica Giustiniani

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