Insetti nell’insalata per i bimbi alla Giovanni XXIII di Preganziol, a processo

Direttore della Serenissima Ristorazione, fornitore della Giovanni XXIII, si è opposto al decreto penale di condanna

PREGANZIOL. Prima i piccoli studenti che si lamentavano della cattiva qualità della verdura, in particolare l’insalata all’interno della quale sarebbero stati trovati anche alcuni insetti. Poi la denuncia dei genitori che si sono rivolti alle forze dell’ordine per essere rassicurati sulla qualità del cibo servito in mensa ai loro figli che frequentavano la scuola primaria Giovanni XXIII. E infine il controllo del Nas che porta all’emissione di un decreto penale di condanna di 1.500 per M.F, 50 anni, direttore della Serenissima Ristorazione di Vicenza. L’uomo, rappresentato dall’avvocato Benedetto Pinto, si è opposto al decreto penale e ora deve affrontare il processo.

 la scoperta. I fatti contestati dalla Procura risalgono al maggio del 2016 quando alcuni alunni della scuola Giovanni XXIII di Preganziol iniziano a lamentarsi del cibo, affermando di aver trovato, con sempre maggiore frequenza, degli insetti tra le verdure che venivano servite alla mensa. Evidentemente questi racconti devono essere arrivati anche all’orecchio di qualche genitore che ha deciso di approfondire la questione. E così in breve tempo scoprono che quanto detto dai bambini è vero e che nel cibo servito nella mensa dell’istituto si trovano anche alcuni piccoli insetti. Immediatamente scatta la denuncia alle forze dell’ordine che avviano un’inchiesta. La vicenda finisce sul tavolo degli uomini del Nucleo Anti Sofisticazioni che decidono di passare al setaccio l’intera filiera di quei pasti. Dal punto di produzione, a Vicenza, fino al punto d’arrivo, ossia la scuola primaria di Preganziol.

le accuse. In breve tempo finisce sotto indagine il cinquantenne che viene accusato di aver violato la disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande. Nei suoi confronti viene quindi emesso un decreto penale di condanna di 1.500 euro contro il quale però l’uomo ha fatto opposizione decidendo quindi di affrontare il processo in aula. L’uomo si è difeso affermando che la contaminazione da insetti sarebbe avvenuta dove l’insalata si consumava, ossia all’interno dell’istituto scolastico. Ieri si è tenuto l’udienza del processo che è stato rinviato all’anno prossimo.

il precedente. Un caso molto simile qua quanto accaduto a Borso del Grappa proprio poche settimane fa quando dove era intervenuta anche le minoranza dopo il ritrovamento di insetti e larve all'interno della mensa scolastica. Nei giorni scorsi i tecnici dell'Usl in sopralluogo avevano rilevato le temperature, che sembrerebbero state regolari.

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