Infarto, muore il conte Lucheschi

COLLE UMBERTO. Stroncato da infarto il conte Luchesco Lucheschi. Era arrivato da Zurigo, dove viveva per festeggiare gli ottant’anni nel castello di famiglia a Colle Umberto. Li avrebbe compiuti tra dieci giorni. Luchesco, laureato in giurisprudenza, aveva lavorato in Svizzera e in altri paesi esteri come dirigente amministrativo e funzionario nel settore tessile. Era anche stato ufficiale di complemento dei reparti automobilistici. La nobile famiglia, proveniente da Oderzo, ha origini cinquecentesche . Dopo una parentesi a Serravalle, un ramo dei Lucheschi si stabilì a Colle Umberto nel XIX secolo. Luchesco ha dedicato una parte non indifferente della sua vita alla fede e alle opere di carità. Assieme al fratello Cesare aveva compiuto nel 1992 il famoso cammino a Santiago de Compostela. Un’esperienza che lo aveva segnato profondamente, tanto che per molti anni si era adoperato come “hospitalero” volontario dando assistenza materiale e spirituale ai pellegrini sul Cammino. Quale membro della confraternita di Santiago, il conte accoglieva i pellegrini e, secondo lo spirito evangelico, lavava loro i piedi e li sfamava.
Luchesco era anche cavaliere di grazia e devozione dell'Ordine di Malta, uno dei più antichi della cristianità, presente in Palestina già a partire dal 1050. Apparteneva al cosiddetto “terzo ceto”, costituito dai membri laici che non emettono voti religiosi, ma sono votati all’esercizio della virtù e della carità cristiana. Sulla scia di questo impegno, si era perciò dedicato a numerose iniziative benefiche in Italia e all'estero.
A Zurigo, dove abitava, era anche membro attivo della parrocchia di lingua francese dell'Ordine domenicano. Lo piangono la moglie Maria Savina Gherzi Della Cella, i figli Patrizia, Marco e Chiara, i fratelli e i nipoti. I funerali oggi alle 16 nella parrocchiale. Il conte riposerà nella tomba di famiglia nel cimitero di Colle.
Francesca Gallo
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