Infarto fatale a Castellani detto anche “Varicea”

La vita si è fermata mentre, lontano da casa, svolgeva il lavoro che sapeva fare bene e che a suo dire gli stava addosso come un abito su misura. Lo chiamavano “Varicea”, varicella, e a tradirlo è stato un infarto che lo ha colpito mentre era alla guida del camion che era stato la sua seconda casa e quasi la sua vita. In quel momento, una settimana fa - ma la notizia è arrivata solo in queste ore - Michele Castellani si trovava a Cosenza. Causa della morte un infarto. Lo conoscevano in tanti in città, per la sua simpatia e per la giovialità con la quale sapeva stare in mezzo agli altri. Agli amici, ai colleghi e ai sodali in interminabili partite a scopa durante le quali, come certi personaggi della letteratura più popolare, Michele dava ampio sfogo alla propria capacità di raccontarsi e di narrare le mille storie e vicende di cui era stato protagonista e testimone nella sua vita di camionista di lungo corso. Non raccontava solo storie “sue” ma sapeva anche raccogliere storie sentire in varie parti d’Italia e che sapeva raccontare con molta ironia e capacità comiche notevoli. I funerali avranno luogo domani alle 11 a San Liberale. —
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso