Infarto dopo il lavoro nei vigneti, trovato già morto lungo la strada

Dhillon Sarbjit Singh, 65 anni, di origine pakistana, si è sentito male fra le colline di Collalto. Era senza documenti

Rossana Santolin
Braccianti stranieri in un vigneto trasportano secchi d’uva appena vendemmiata
Braccianti stranieri in un vigneto trasportano secchi d’uva appena vendemmiata

Stroncato da un infarto dopo il turno di lavoro in una delle aziende agricole sulle colline di Collalto. È morto così Dhillon Sarbjit Singh, 65 anni, di origine pakistana, colto da un malore fatale venerdì pomeriggio, 18 dicembre, lungo via Cucco, nel comune di Susegana. Da una prima ricostruzione la vittima potrebbe essere uno dei tanti braccianti che in questo periodo sono impegnati nella potatura dei vigneti che dominano quella zona collinare ai confini con il comune di Pieve di Soligo.

A ritrovare l’uomo già privo di sensi lungo il ciglio della strada, sono stati altri lavoratori, gli stessi che hanno lanciato l’allarme. Quando gli operatori del Suem sono arrivati in via Cucco per lo straniero non c’erano più speranze. Per l’identificazione sono intervenuti i carabinieri che eseguiti gli accertamenti del caso hanno riaffidato il corpo ai familiari, dei cugini che hanno aiutato le forze dell’ordine con il riconoscimento. Dhillon Sarbjit infatti non aveva con sé i documenti quando si è sentito male.

Il malore e i soccorsi

La chiamata al 118 è scattata verso le 16.30 quando altri lavoratori, sembra dei connazionali del sessantacinquenne, l’hanno trovato accasciato a terra, già privo di conoscenza. A quell’ora quando inizia a calare il sole chi lavora nei campi lascia i terreni per rincasare. E così sembra stesse facendo Dhillon Sarbjit Singh che da via Cucco avrebbe raggiunto il mezzo per rientrate al proprio alloggio. Il luogo di residenza non è stato ancora accertato. Quando i medici sono arrivati sul posto, una zona dove non ci sono altro che vigneti e poche abitazioni, il sessantacinquenne era già morto. Inutili i tentativi di rianimazione durati una decina di minuti prima di procedere alla constatazione del decesso.

Senza documenti

Sono stati gli stessi operatori del Suem ad allertare la pattuglia dei carabinieri di Susegana che si sono messi al lavoro per identificare la vittima. Dhillon Sarbjit Singh era in Italia con dei cugini che come lui dal Pakistan erano arrivati qui per lavorare. L’episodio è stato segnalato alla procura ma viste le circostanze che non lasciano dubbi sulla morte naturale, il corpo è già stato affidato ai familiari. Da accertare, oltre al luogo di residenza, dove, per chi lavorava Dhillon Sarbjit Singh e se fosse o meno in possesso di un contratto di lavoro regolare. —

 

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