Indulgenza se si varcherà il Duomo di Treviso e Vittorio, ma anche il carcere

TREVISO. Nell’anno giubilare della misericordia, l’indulgenza plenaria ci sarà anche per i trevigiani che, senza andare a Roma, varcheranno le porte sante delle cattedrali di Treviso e Vittorio Veneto, dei santuari, del monastero delle Visitandine, ma anche l’ingresso del carcere di Santa Bona. Ovviamente con atteggiamento di preghiera. E nel penitenziario la grazia (spirituale, s’intende) sarà a disposizione anche di quei detenuti ogni volta che passeranno per la porta della loro cella, rivolgendo il pensiero e la preghiera al Padre. Lo prevedono le disposizioni di Papa Francesco, che ieri a Roma ha aperto l’anno santo.
A spalancare le porte delle rispettive cattedrali saranno, domenica, i vescovi di Treviso, monsignor Gianfranco Agostino Gardin, alle 16, e di Vittorio Veneto, monsignor Corrado Pizziolo, alle 15. Alle 18.30 Pizziolo spalancherà la porta giubilare del santuario di Motta di Livenza, mentre il 20 quelle dell’abbazia di Follina. A Natale, quando monsignor Gardin visitare la casa circondariale di Santa Bona, il giubileo si materializzerà con la solenne celebrazione dell’eucarestia. Nei giorni scorsi la misericordia giubilare si è palesata sulle colonne del duomo che sono state avvolte dalle riproduzioni giganti di sei tele di un'artista francese, Marie Malherbe, che ha dipinto sei quadri sulla misericordia, ispirandosi ad altrettanti brani del Vangelo: la Maddalena, il Magnificat, le Beatitudini, L'adultera, la crocifissione, il Figliol prodigo. Tra le tante iniziative promosse per il Giubileo l’Ufficio Catechistico, in collaborazione con altri Uffici diocesani e associazioni, ha proposto un percorso che parte dalla parrocchia e giunge a Treviso dove i ragazzi e i catechisti sono accompagnati ad accogliere l'annuncio della misericordia di Dio, a celebrarlo e a viverlo.
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L'itinerario giubilare comprende la visita alla mostra "Il Vangelo secondo Giotto", presso la chiesa di San Gregorio, il passaggio della porta santa della Cattedrale e l'incontro con il Beato Enrico, presso il tempio a lui dedicato. Ai ragazzi viene proposta anche l’esperienza giubilare a Roma dal 23 al 25 aprile 2016. Il vescovo di Vittorio Veneto monsignor Pizziolo ha diffuso una lettera pastorale dal significativo titolo “Sei un Dio misericordioso” in cui si afferma che al di là dei pellegrinaggi restano le “opere” di misericordia, spirituali e corporali; una in particolare è richiesta in questo momento: l’accoglienza dei profughi. Monsignor Pizziolo ha proposto che ogni forania – facendo riferimento alla Caritas diocesana e alle istituzioni civili (prefettura, comune...) – individui una struttura abitativa in cui accogliere un certo numero di profughi, trovando anche le persone che li seguano.
La Caritas di Vittorio Veneto ha già fatto la sua parte, avviando una casa di accoglienza per gli impoveriti dalla crisi. Rientrano in questo contesto le ‘famiglie ferite’ dalla separazione o dal divorzio.
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