Indesit, trenta restano in cigs

Morgan: «Situazione buona, ora riqualifichiamo l'area»
Il sindaco di Refrontolo Mariagrazia Morgan
Il sindaco di Refrontolo Mariagrazia Morgan
 
REFRONTOLO.
Ad un anno esatto dalla decisione unilaterale del Gruppo Merloni di tagliare la produzione negli stabilimenti Indesit di Brembate e Refrontolo, sono già una settantina i dipendenti trevigiani che si sono ricollocati sul mercato del lavoro. Dei 96 tra impiegati, tecnici, magazzinieri e operai in forze nello stabilimento di via Crevada al giugno 2010 (ma erano 250 nel 2005) restano dunque in cassa integrazione solo una trentina di persone. Il dato è stato confermato ieri mattina a Palazzo Balbi, durante il consueto vertice periodico tra amministratori regionali, provinciali e comunali, la proprietà e i rappresentanti industriali e sindacali. «La situazione è confortante - sottolinea il sindaco di Refrontolo, Mariagrazia Morgan - considerando che partivamo da una situazione non prevista o preannunciata e considerando l'ombra della crisi economica che continua ad allungarsi sul territorio». In alcuni casi la ricollocazione lavorativa è avvenuta tramite le proposte dello stesso Gruppo Merloni, in altri casi sondando personalmente il mercato locale e in altri ancora accettando il bonus di 25 mila euro offerto dalla proprietà, con l'inserimento nelle liste di mobilità. Ovviamente i primi a trovare un nuovo lavoro sono stati i dipendenti più giovani o con un elevato grado di professionalità. «Proprio per questo la trentina di dipendenti rimasti in cassa integrazione parteciperà a dei corsi di formazione, qualificandosi ulteriormente - continua il sindaco - resta comunque un buon risultato l'aver salvato sinora quasi tre quarti dei posti di lavoro». Spiragli positivi sembrano esserci anche nelle trattative per la vendita e il recupero dello stabilimento produttivo di circa 20 mila metri quadrati, nato con la Star e poi rilevato una decina di anni fa dal Gruppo Merloni per produrre gli elettrodomestici marchiati Scholtès. «Ci sono stati degli interessamenti concreti per la riqualificazione dell'area - chiude Morgan - e proseguono le trattative con la società di advisor incaricata dai Merloni, volte soprattutto ad evitare speculazioni». (g.z.)

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