Incubo Imu dai Salesiani Basket Godigese cacciata

L’istituto Sardagna chiude le porte alle attività a pagamento, in forse il Grest Obiettivo: mantenere l’esenzione dall’imposta prevista per gli enti religiosi
Di Davide Nordio

CASTELLO DI GODEGO. Niente basket e, forse, niente Grest, tutto per colpa dell’Imu. Lo storico istituto salesiano Sardagna, punto di riferimento della comunità godigese, ha comunicato la sospensione di tutte le attività non direttamente connesse con quelle scolastiche. Una decisione dovuta, a quanto pare, all’interpretazione delle normative sull’Imu, che costringerebbero l’istituto, ora esente dalla famigerata imposta, a pagare una ingente somma se non si limitasse alla mera attività didattica, ma offrisse servizi a pagamento. Anche se si tratta di semplici contributi pubblici o privati per offrire un servizio pubblico, che a malapena coprono le spese vive. I primi a dover affrontare le conseguenze di questa decisione sono stati i giocatori della Godigese Basket che utilizzavano la palestra dell’istituto salesiano. In poco tempo hanno dovuto fare trasloco negli ambienti del centro sportivo la Maggiolina. Ma a questo punto sono a rischio tutte le numerose attività “esterne” che da anni trovano ospitalità dai salesiani, come il Grest, la cui festa finale si traduce ogni anno in un appuntamento che coinvolge centinaia di ragazzi e che seppur organizzato dalle parrocchie vede un aiuto economico del Comune, considerandolo un servizio in aiuto alle famiglie. La decisione sembra essere stata presa per non incorrere nel rischio si finire sotto la mannaia dell’Imu e si inserisce nella controversia sull’esenzione dell’Imu per le scuole paritarie. Esenzione che sussiste solo se i corrispettivi pagati dalle famiglie, ovvero le rette, sono di importo simbolico e coprono una parte del costo effettivo del servizio. La norma non quantifica il contributo simbolico e comunque va da sè che ogni altra entrata che arriva a queste realtà potrebbe essere considerata alla stessa stregua di una attività commerciale, con il conseguente scatto dell’obbligo dell’Imu. Considerando la superficie dell’istituto salesiano godigese, vorrebbe dire un enorme salasso a cui difficilmente si potrebbe far fronte. Non facilita il fatto che non si chiarisce neppure se l’esenzione viene meno anche se si offrono servizi convenzionati con gli enti pubblici, come può essere l’uso della palestra o appunto l’organizzazione di momenti di aggregazione come il Grest. E per non evitare brutte sorprese, l’istituto salesiano ha comunicato al Comune che non potrà più ospitare attività esterne. Il Comune ha dovuto provvedere, e alla svelta, per trovare un nuovo campo di basket per la Godigese, “girando” a questa il contributo prima corrisposto ai salesiani. Sulla sospensione delle attività, sia la gestione dell’istituto Sardagna ma anche l’ispettorato salesiano per il Nordest non commentano, forse nell’attesa che qualche provvedimento legislativo arrivi a chiarire la normativa e quindi di poter riaprire i cancelli alle molte attività non direttamente connesse alla scuola primaria e secondaria che ha sede nell’istituto.

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