In via Capodistria la gang dello spaccio
Arrestati tre marocchini, sequestrati 420g di hashish. Clienti? Molti minorenni

La merce sequestrata dai vigili e dalla Guardia di Finanza e dall’alto verso il basso Ziane Ettaoussi e Bendriss
Spacciavano tra il parchetto di via Capodistria a Santa Bona e il centro storico. Nascondendo la droga dentro un buco nel terreno e tagliando le dosi all'interno del bar Sport, il notissimo locale ai piedi dei condomìni a nord di Treviso. Sono finiti in manette.
A incastrarli l'indagine dei vigili urbani di Treviso e della Guardia di Finanza allertati dalle segnalazioni di alcuni residenti esasperati. Gli spacciatori sono tre marocchini, regolari, noti: Ziane Toufik, Youssef Ettaussi, Abdelmajid Bendriss. Secondo quanto scoperto dagli agenti dopo tre mesi di appostamenti, indagini e riprese, i marocchini avevano costruito una rete di spaccio dinamica e remunerativa.
Niente telefonino.
Le consegne avvenivano a vista e su richiesta diretta. Niente telefonate o messaggi, nessuna comunicazione che potesse essere intercettata. Un'accortezza che faceva il pari con l'atteggiamento circospetto dei tre, sempre attenti a tutti i movimenti nei dintorni del Bar Sport di via Capodistria che avevano assunto a quartiere generale.
Taglio e consegna.
Vendevano a prezzi da discount, tentando di piazzare più hashish nel minor tempo possibile. Clienti? Tanti minorenni della zona, ma anche tanti ragazzi della città che arrivavano nei pressi del bar e domandavano. La droga, preventivamente nascosta in un buco a terra poco distante il locale per evitare retate e controlli, veniva presa secondo la richiesta e all'occorrenza tagliata all'interno del locale. Nel bagno, gli agenti hanno infatti scoperto il taglierino usato per dividere i panetti di fumo.
Le manette.
Sono scattate mercoledì pomeriggio. Toufik è stato bloccato in via Roma, Ettaussi al bar di via Capodistria, Bendriss nella casa di Borgo Capriolo dove vive. Il blitz, scattato anche con la squadra cinofila della Guardia di Finanza, ha permesso di scoprire 420 grammi di hashish diviso in tagli da etto dentro la buca-deposito, più alcuni grammi di stupefacente in casa di uno degli arrestati.
Oro per hashish.
Per arrivare agli spacciatori gli investigatori hanno fermato e ascoltato molti clienti. Da loro un inquietante retroscena: alcuni minorenni hanno raccontato di aver reperito i soldi per l'hashish vendendo dei gioielli di casa ad un «Compro oro» approfittando dell'aiuto d'un maggiorenne.
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