In migliaia sul Piave, due giorni di “assalto” Relax e tanto sole, ma anche furti e sporcizia

Tutti al fiume
Piave preso d’assalto da migliaia di persone tra sabato di Ferragosto e ieri. Relax senza troppi chilometri di strada ma anche qualche aspetto negativo, come alcuni furti (auto in sosta ripulite a Maserada) e immondizie lasciate sul greto da troppi maleducati.
Fine settimana all’insegna del bel tempo e del relax fuoriporta per molti trevigiani. Dopo i forti temporali di venerdì – che avevano fatto temere il peggio per gli amanti delle attività all’aperto, causando disagi e danni in tutta la Marca – Ferragosto ha riportato il sole e un cielo sereno, limitando anche l’umidità che aveva soffocato la provincia nei giorni precedenti: il clima ideale, dunque, per godersi l’estate anche a due passi da casa. Numerosissimi, infatti, sono stati coloro che quest’anno hanno deciso di rinunciare a lunghe code verso il mare e la montagna, trascorrendo il 15 agosto alle porte della città. Pur con un’ampia scelta a disposizione – Restera, Sile, Storga e parchi cittadini – a farla da padrone è stato senza dubbio il fiume Piave, un tempo considerato la “spiaggia dei poveri”, snobbato e frequentato solo dagli abitanti locali che non potevano permettersi delle vere vacanze, e ora letteralmente preso d’assalto da migliaia di persone che vi si sono riversate in cerca di refrigerio e di ampi spazi dove evitare eccessivi assembramenti e rigidi controlli.
Boom di presenze, in particolare, nei comuni rivieraschi situati lungo il medio corso del fiume stesso, dai magredi di Spresiano fino alla zona delle risorgive di Breda, lì dove l’acqua scorre più dolcemente e la morfologia del territorio ben si presta a un utilizzo più “balneare” del luogo. Parcheggi esauriti a Maserada, specialmente in località Salettuol – a due passi dall’oasi del Codibugnolo, splendido ecosistema gestito dall’associazione Legambiente – e nella frazione di Candelù. Situazione a dir poco vivace poi anche a Saletto, dove il famoso ingresso in via Del Passo ha registrato sin dal mattino l’arrivo di centinaia di avventori provenienti da tutta la provincia: «Arriviamo da Treviso», raccontano Eni e Bledy mentre si apprestano a preparare il pranzo, «Siamo qui con mogli e bambini per una giornata di riposo; i piccoli si divertono e noi ci rilassiamo». «Per noi è una tradizione venire al Piave a Ferragosto», spiegano alcune famiglie residenti nella zona, «Il fiume è casa e ci trascorriamo l’intera estate».
Non solo genitori e figli, però, ma anche ampie compagnie di ragazzi arrivati senza sosta nel corso del pomeriggio, con la spensieratezza della giovane età; assenti, infatti, le mascherine e da annotare anche qualche difficoltà a mantenere le giuste distanze. A Saletto oltre 400 automobili, decine di biciclette e qualche camper hanno occupato il vasto “piazzale” presente all’interno del greto del fiume, mentre un migliaio di persone ha trovato posto lungo la riva e fra gli alberi che la costeggiano. Gazebo, ombrelloni, griglie roventi, musica e trampolini per i tuffi hanno fatto da cornice alle due giornate. —
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