In bici lungo il Sile da Canizzano

Servono due milioni per collegare la ciclabile attuale al capoluogo. Tocca a Viti guidare l’Ente Parco

Una pista ciclopedonale che dai quartieri di Canizzano e Sant’Angelo arrivi alla Treviso-Ostiglia. È il sogno nel cassetto di Nicola Torresan, presidente uscente dell’ente Parco del Sile. Così, a qualche giorno dalla decadenza del suo mandato (la presidenza è in proroga fino a mercoledì), il numero uno di villa Letizia - che ha già annunciato l’appoggio diretto al candidato sindaco del capoluogo Mario Conte - torna a rilanciare il progetto denominato “Da Borgo a Borgo”, nella speranza che chi lo sostituirà possa ottenerne il finanziamento.

Il tutto mentre pare ormai certo il passaggio di consegne tra Torresan e il dottor Mauro Giovanni Viti, atteso per mercoledì. Sarà l'attuale dirigente dell'Unità Foreste e Parchi della Regione, e commissario straordinario dell'Ente Parco del Po, a ricoprire lo stesso ruolo di commissario straordinario nel parco che tutela il fiume di risorgiva trevigiano. Toccherà insomma a Viti, che guiderà il Sile fino all’approvazione della nuova legge regionale sui parchi, a provare a ottenere il finanziamento. La cifra, secondo lo studio di fattibilità preparato durante la presidenza di Torresan, raggiungerebbe i 2 milioni e 100 mila euro, portando un nuovo percorso della Greenway per quasi 7 chilometri.

«Personalmente ho fatto pressione alla Regione per ribadire l’importanza di questo progetto, e non smetterò di farla» spiega il presidente uscente Torresan, «per il 2018, che inizialmente sembrava potesse essere l’anno della svolta, è ancora tutto vago a riguardo. Ma a Venezia sono ben informati su tutto. Lo studio di fattibilità è lì pronto ed io, per quel che posso, continuerò a portare avanti le volontà dei cittadini. Conto possa arrivarne il finanziamento». Una pista ciclopedonale che, allacciandosi a quella già esistente tra la chiesa di Sant'Angelo e la sede del gruppo Pastoria del Borgo Furo (con il museo di fauna ittica e degli antichi mestieri), collegherebbe la sede dell'Ente Parco con le scuole “Anna Frank”, e con ponte Ottavi tra Santa Maria del Sile e San Giuseppe. Dopo aver attraversato il Sile agli ex mulini di via Mure e costeggiato l'area della pista dell'aeroporto Canova (bypassando l'attraversamento della passerella chiusa di via Nogarè) arriverebbe sulla Noalese nel centro di Quinto, a poche centinaia di metri in linea d'aria dalla Treviso-Ostiglia. Un percorso in sicurezza, attualmente possibile solo attraverso il transito in Noalese a nord, attraverso il quartiere di San Giuseppe, o quello lungo Strada di Canizzano e via Giorgione a sud.

«Il collegamento con la Treviso-Ostiglia rappresenta il valore aggiunto di questo progetto» aggiunge Torresan, «ma allo stesso tempo ci sarebbe quello diretto con le scuole “Anna Frank” e “Don Bosco”, una possibilità in più in termini di mobilità sostenibile anche per gli studenti. La Regione ha sempre dimostrato grande attenzione verso questi temi: resto fiducioso».

Alessandro Bozzi Valenti

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