In acqua ventimila canne da pesca Al via la stagione

Nel Livenza si aspetta il 27 marzo, per uniformità con il Friuli Oggi saranno effettuate anche immissioni di pesci nei fiumi

Oggi prende il via la stagione di pesca in zona “A” salmonicola. Nel fiume Livenza, invece, la pesca aprirà domenica 27marzo, per uniformità con la regione Friuli Venezia Giulia. Mille e duecento chilometri di corsi d’acqua a gestione provinciale, dei quali 250 in concessione alle 16 associazioni/federazioni di pescatori sportivi, 60 associazioni attive, per un totale di circa 20 mila pescatori, fra cui si contano molti giovani. Questo grazie anche a iniziative, come il progetto “A Scuola di Pesca” che da anni la Provincia promuove e che permette di svolgere un'azione di educazione ambientale e ittica assieme a molti bambini delle scuole elementari.

Tra le attività che la Provincia di Treviso annualmente effettua, bisogna ricordare i ripopolamenti delle acque con specie che necessitano di tutela e salvaguardia, come il temolo, la trota marmorata e l'anguilla. Ma anche con avannotti e trotelle di trota fario, temolo, luccio e tinca, tutte specie che da alcuni anni risentono di una forte contrazione delle popolazioni. Non mancano, tuttavia, anche le immissioni di salmonidi adulti, in tratti di corsi d'acqua dedicati, per gli appassionati della pesca tradizionale.

Come lo scorso anno, le immissioni verranno effettuate in occasione dell'apertura della pesca (oggi stesso) in tutti i corsi d'acqua, principali e secondari.

I pescatori sono soggetti al pagamento di una tassa regionale, che quest’anno – per un adulto da 18 a 70 anni – è pari a 34 euro. Per i minori di 18 anni e dal 70° anno di età, la tassa di pesca non è dovuta. Per esercitare la pesca basta un documento di riconoscimento.

Per la pesca in acque libere della zona salmonicola (zona “A”) è necessario possedere il tesserino regionale che viene rilasciato al costo di un euro dall'Ufficio Pesca Provinciale, dai Comuni, da associazioni di pesca e negozi convenzionati.

Inoltre è possibile pescare anche con i permessi temporanei di pesca, per facilitare il turista o il pescatore occasionale. Il permesso giornaliero costa otto euro, il permesso settimanale costa venti euro. I permessi sono sostitutivi della licenza, del tesserino regionale e di qualsiasi altro onere previsto nelle acque libere provinciali.

Nel 2015 questi permessi hanno avuto un buon successo, soprattutto nel periodo estivo.

Le guardie ittiche o ittico venatorie volontarie che quotidianamente supportano la vigilanza provinciale nel controllo dell’attività di pesca sono oltre 400.

La Provincia organizzerà anche quest'anno un apposito corso di aggiornamento per guardie ittiche, per un controllo più capillare del territorio.

«La pesca è un'attività all'aria aperta che sempre più trevigiani hanno deciso di praticare, dato che il numero dei tesserini negli ultimi anni è in aumento», spiega il presidente della Provincia, Leonardo Muraro, «ricordo la grande opera di ripopolamento delle acque portata avanti dalla Provincia di Treviso, che ha consentito di salvare specie a rischio e di proseguire a mantenere un buono standard nelle nostre acque. Inoltre, la Scuola di Pesca ci ha permesso di svolgere importante azione di educazione ambientale e ittica assieme a molti bambini delle scuole elementari». «Inoltre ricordo che sotto i 14 e sopra i 70 non si paga la tassa regionale di pesca», ha aggiunto l'assessore provinciale alla Pesca, Mirco Lorenzon, «e che l'Ufficio Pesca è stato aperto anche sabato mattina per consentire ai cittadini gli ultimi ritiri».

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