Imu al bambino orfano Il sindaco: «Normalità»

Cartella da 1.754 euro per un immobile che era intestato al papà morto Scarpa: «Deve pagare il suo tutore». L’opposizione presenta un’interrogazione
municipio di susegana
municipio di susegana

SUSEGANA. Il Comune chiede di pagare 1.754 euro di Imu a un bimbo orfano di 6 anni: per il sindaco Vincenza Scarpa non c’è nulla di strano. «Se un bambino è proprietario di un patrimonio, il suo tutore o chi per esso pagherà il dovuto», replica il primo cittadino, «ci sono altri cinque casi di minori o disabili con tutore a cui è stata inviata la richiesta di saldo dell’imposta».

Tutto regolare, dunque, secondo il capo della giunta suseganese. L’opposizione però non la pensa allo stesso modo e scoppia il caso politico: «Presenteremo un’interrogazione e porteremo la questione in consiglio comunale», annuncia Roberta Brescancin, capogruppo di Ascoltare per Scegliere, «Esaminerò la questione, prima di presentare una richiesta di questo tipo va verificata la veridicità dei dati, altrimenti si aggiunge tragedia su tragedia, stiamo parlando di un bambino».

Al piccolo (residente in un altro centro della Marca) è stato chiesto il pagamento della somma di 1.754 euro entro il 16 dicembre, con riferimento a un edificio che si trova nel territorio comunale e che apparteneva al padre imprenditore deceduto. «Un’assurdità», così la richiesta era stata definita, tramite legale, dalla madre del piccolo che invece non ha ricevuto alcuna richiesta di pagamento, forse, per il fatto che ha rinunciato all’eredità. La lettera che porta l’intestazione del Comune di Susegana e come destinatario il minore, è arrivata l’altra mattina all’indirizzo della casa dei nonni del piccolo. «Il bimbo è chiamato all’eredità, ma è necessaria l’accettazione per diventare erede. Cosa che non è avvenuta», precisa l’avvocato della madre che preferisce l’anonimato per non rendere in alcun modo identificabile la donna e quindi il minore, «La richiesta di pagare le imposte a un minore è un’assurdità. E comunque la famiglia è conosciuta, gli amministratori sanno che in questo caso si tratta di un orfano». Della stessa idea anche l’opposizione: «Siamo un Comune piccolo, non siamo Milano», afferma Brescancin, secondo cui la situazione doveva essere approfondita maggiormente, magari in un colloquio con la famiglia. Per Scarpa, invece, «il Comune non è tenuto a sapere che l’eredità non è stata accettata». Il caso in questione inoltre, a detta del sindaco, non avrebbe nulla di diverso da quello (da lei stessa citato) di un disabile totale, con tutore, chiamato a versare 686 euro di Imu.

Renza Zanin

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