Impianto a biogas Anche la Provincia dà parere negativo

Mignagola, Muraro: non siamo stati coinvolti nella decisione I residenti continuano a protestare anche su Facebook
Di Federico Cipolla

CARBONERA. Anche la Provincia si scaglia contro l’impianto a biogas di Mignagola.

«Sulla vicenda della Bio Power Srl, l’impianto per la produzione di energia da fonti rinnovabili previsto nel comune di Carbonera, il nostro parere è negativo», sono le parole di Leonardo Muraro. Ma la questione per il presidente non si limita ai contenuti del progetto, arriva a toccare il procedimento con cui è stato approvato l’impianto a biogas. «L’approvazione di questo genere di impianti si colloca nell’alveo del decreto legge 367/2003 che individua nella Regione l’ente competente del rilascio dell’autorizzazione. Per questo ho voluto precisare con una mia nota che, alla luce delle specifiche competenze oggi spettanti alla Provincia, in particolare relative alla pianificazione territoriale, risulta del tutto incongruo circoscrivere il parere dell’ente esclusivamente alla competenza prevista dalla legge regionale 24/1991 relativa all’autorizzazione alla costruzione della linea elettrica», ha spiegato Muraro.

Il Sant’Artemio, dunque, è stato coinvolto in minima parte nella conferenza dei servizi che ha deciso di approvare i progetti.

«Al di là delle valutazioni strettamente tecniche sulla tipologia di impianto, infatti, le valutazioni dell’amministrazione devono essere estese a scelte più ampie di programmazione e gestione del territorio, attinenti, a titolo esemplificativo, alla localizzazione degli impianti, alla prossimità alle abitazioni, alle infrastrutture presenti», prosegue Muraro.

«Per queste ragioni, pur non entrando nel merito tecnico dell’istruttoria dell’impianto, la valutazione complessiva della Provincia è contraria alla sua realizzazione».

I cittadini, che stanno protestando da tempo contro la centrale a biogas, potranno dunque trovare una buona spalla. Le 900 firme raccolte sono state ignorate, ma la mobilitazione non è certo destinata a fermarsi.

In questi giorni è stato aperto il profilo Facebook: «Mignagola no biogas» per dar voce a chi protesta e per raccogliere consenso. Anche Italia Nostra è al fianco del comitato che non ne vuole proprio sapere della costruzione della centrale a biogas. L’impianto sorgerà a poca distanza dalla De’ Longhi. Si tratta di una centrale in grado di produrre un megawatt di energia, dovrà essere alimentato da circa 20 mila tonnellate di biomasse all’anno, di cui il 60 per cento di provenienza vegetale, il 40 per cento animale.

L’impianto verrà gestito dalla Biopower srl, legata a Daniele Perissinotto, consigliere comunale di maggioranza.

Argomenti:inquinamento

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso