Immobiliare non paga 34 mila euro di Imu e il Comune la fa fallire

VILLORBA. Società immobiliare non paga l’Imu: scatta il fallimento. Il recupero crediti ora si fa anche così: il comune di Villorba intervenendo su un caso di Imu non pagata ha presentato nei confronti della società creditrice istanza di fallimento. Il tribunale di Venezia l’ha accolta ed è così che la palla passa ora ai curatori fallimentari dello studio Loero di Venezia. È quanto accaduto con la “Repubblica 1. srl”. Ed è un caso particolare: la vertenza con il comune di Villorba per l’insoluto della tassa sugli immobili si intreccia infatti con un complesso ginepraio di vicende giudiziarie pregresse. “Repubblica 1 srl”, dichiarata fallita nel novembre scorso, è titolare di un capannone e terreni in zona industriale. L’Imu non pagata contestata dal comune di Villorba ammonta a 34 mila euro. L’amministratrice unica di Repubblica 1 srl, stando ai dati della camera di commercio, sarebbe la signora Adelma Pastrolin, trevigiana di Villorba, classe 1924 (che però risulta deceduta nel 2012) e le quote della società fanno capo a un unico socio, una fiduciaria, una società per azioni con sede a Verona: l’AF.spa (nome completo “Af Società di Amministrazione Fiduciaria) che ha come rappresentante d’impresa l’avvocato Gabriele Di Nuzzo. La “Repubblica 1.srl” è una delle società coinvolte nel processo per truffa che ha coinvolto tra il 2014 e il 2015 il fondatore di Data Clinica, Giovanni Bruttocao, poi assolto. Dal testo della sentenza di fallimento della “misteriosa” società srl emerge che Repubblica 1 è già stata oggetto di un pignoramento in favore di Mps per un credito di 1,7 milioni di euro e di una procedura di Equitalia per 1,3milioni di euro. «Abbiamo provato a incassare le varie somme dovute senza esito e a quel punto per noi è stato inevitabile procedere con l’istanza di fallimento», spiega il sindaco Marco Serena, «noi dobbiamo esigere per conto dello Stato queste somme e se non lo facciamo ci vengono trattenute. Il nostro ente per questa vicenda ha sofferto abbastanza». L’amministrazione è dunque passata all’attacco. —
Matteo Marcon
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