Il Tribunale del malato chiude dopo 35 anni

Liberata la sede, restituite le chiavi al sindaco: ma Renzo Reffo si candida a sostituire Tabelletti
Borin Conegliano Renzo Reffo 63 anni malato di Parkinson indagato perchè presunto falso invalido Borin Conegliano Renzo Reffo 63 anni malato di Parkinson indagato perchè presunto falso invalido
Borin Conegliano Renzo Reffo 63 anni malato di Parkinson indagato perchè presunto falso invalido Borin Conegliano Renzo Reffo 63 anni malato di Parkinson indagato perchè presunto falso invalido

CONEGLIANO. Chiude dopo 35 anni il Tribunale del malato. Liberata la sede, restituite le chiavi al sindaco: la storica istituzione, presieduta senza soluzione di continuità dal fondatore Giovanni Tabelletti, ha cessato di esistere nei giorni scorsi. Ed è subito bufera sulla possibilità di far ripartire il Tribunale, affidandone la guida a un nuovo presidente. Alla base dell’interruzione del servizio, infatti, ci sarebbero i raggiunti limiti di età di Tabelletti (ultranovantenne), fondatore anche dei Cavalieri dell’etere e dell’Università della terza età. Tra chi vorrebbe sostituirlo, e riprendere in mano le redini dell’associazione, Renzo Reffo, 65 anni, coneglianese già presidente dell’associazione Veneto Australia, malato di Parkinson, noto per aver ottenuto dall’Inps – proprio grazie all’assistenza del Tribunale – l’assegno di accompagnamento, dopo essere stato erroneamente scambiato per un falso invalido. Ma la successione non è scontata, né obbligata: Reffo avrebbe chiesto ai figli di Tabelletti il via libera per il passaggio di consegne. Del delicato passaggio è stato informato anche il Comune. Intanto, però, i coneglianesi rimangono senza un punto di riferimento importante, che per 35 anni ha difeso anziani soli, vittime della malasanità, ammalati senza assistenza. Una struttura che si è tenuta in piedi grazie anche, e soprattutto, all’attività dei volontari, ma che non ha saputo voltare pagina dopo la rinuncia del suo fondatore. A sponsorizzare la candidatura di Reffo c’è l’ormai ex consigliere Giovanni Selenu, che ringrazia Tabelletti: «Si è chiusa un’era. Non è facile dedicarsi agli altri gratuitamente». (a.d.p.)

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