Il tentativo di Maurizio Castro Prova a salvare l’Acc Wanbao

Il manager vittoriese scelto come commissario straordinario per Mel Dopo gli attacchi di Da Re è tornato il sereno nei rapporti con la Lega 

il personaggio

Sarà un manager vittoriese ad introdurre per la prima volta in un’industria un “comitato di gestione” che sia quasi l’anticamera della cogestione alla tedesca? Pare di sì. Maurizio Castro – è di lui che parliamo – ha lanciato questa innovativa proposta ieri, nell’incontro in videoconferenza al Mise, che lo ha consacrato commissario straordinario dell’Acc Wanbao Italia di Mel, 300 dipendenti. Si tratta di un’industria che è la prima fornitrice di compressori per frigo dell’Electrolux. E’ anche dalla sorte di questa azienda, insomma, che dipende Susegana.

Guarda caso Castro è stato responsabile delle relazioni industria della Zanussi, prima che approdasse nella multinazionale svedese. E proprio alla Zanussi di Susegana, allora molto antagonista sindacalmente, aveva provato a lanciare l’idea dell’impresa comunità, con la partecipazione anche dei lavoratori. Ci riprova adesso, accolto con favore come “salvatore della patria”, da tutti: governo (ministro D’Incà), Regione, provincia di Belluno, Comuni, sindacati in particolare, partiti di ogni fazione, da destra a sinistra.

Nella sua capacità di creare i presupposti per salvare la fabbrica, in crisi da anni (i cinesi se ne sono andati da poco), crede perfino la Chiesa, con i vescovi di Vittorio Veneto e Belluno, che hanno condiviso le lotte operaie. A Vittorio veneto, l’operato di castro al Cesana Malanotti è stato al centro di un acceso dibattito durante un recente consiglio comunale. Lo ha attaccato, fra gli altri, anche l’europarlamentare Toni Da Re che l’anno scorso era riuscito a frenare la sua corsa verso una nuova Agenzia della Regione Friuli Venezia Giulia.

Ma a Belluno, precisamente a Mel, l’ha voluto anche la Lega. Castro ha vissuto per lunghi anni con la scorta, per le minacce ricevute quand’era a capo delle relazioni industriali a Pordenone. E’ stato senatore del Pdl nell’epoca più fulgida del partito berlusconiano, ma ha collaborato anche con governi di centrosinistra. Per alcuni anni ha guidato l’Inail. —

F.D.M.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso