Il senso unico non c’è ma il cartello stradale sì I residenti: «Che fare?»

via fornaci

Via Fornaci a doppio senso? O a senso unico. Nel rione c’è il caos, e anche lungo la piccola strada che collega via Sant’Antonino alla zona dell’ospedale e che viene utilizzata da molti per bypassare traffico e incroci.

Già, perché lì in zona è stato annunciata più volte l’istituzione di una senso unico che favorisca il traffico che fa il percorso da S. Antonino all’ospedale, e il cartello è stato anche messo. Ma coperto fino all’approvazione della nuova viabilità. Che è successo? Che tra caldo e maltempo il telone nero che avvolgeva il cartello si è semidistrutto lasciando ben vedere il cartello che indica il senso unico che ancora non c’è. Di qui macchine che svoltano in velocità senza farsi troppi problemi, e qualche incontro ravvicinato con le auto dei residenti in uscita dalla strada secondo un “controsenso” non ancora vietato. «A me è capitato un paio di volte di rischiare l’incidente», racconta uno degli abitanti del rione percorso da via Fornaci, una piccola zona residenziale ma molto abitata che si allunga fino a via Podgora, «e se mi fosse capitato di finire contro una macchina? Di chi la colpa? Mia? Sua? Del Comune?». Di qui la richiesta all’amministrazione: «Decida che si deve fare nel quartiere». Pare che l’indecisione possa anche essere stata causata dalle riflessioni che si stanno facendo sul piano della viabilità nell’intera zona in vista sia della realizzazione della Cittadella della Salute, ma anche – un domani – dell’ultimo tratto del Terraglio est che stando alle carte dell’ufficio mobilità dovrà prevedere una riorganizzazione del traffico tra ospedale e S. Antonino per evitare affollamenti e code nell’ora di punta.

Per Ca’ Sugana non è una prima volta: già anni fa la revisione di provvedimenti di fatto già decisi ha fatto sorgere cartelli incappucciati mai più rimossi. È il caso della Ztl di S. Andrea. Il progetto varato dalla giunta Manildo e dato per fatto (tanto che si posizionarono i cartelli con gli orari di ingresso e di attivazione della Ztl), venne sospeso proprio sulla linea di arrivo per «prendere tempo». Alla fine il tempo è stato talmente tanto che il piano della Ztl è stato cestinato e l’amministrazione è cambiata. I cartelli invece sono rimati lì, incappucciati. A testimoniare che qualcosa è andato storto. —



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