Il ritrovo dopo anni dei pionieri di radio Sherwood

Pranzo a ricordare i tempi mitici di trasmissioni e lotte sociali, dal Caoss all’“Agrrro” occupato

GIAVERA. Uno sguardo al passato per capire che cosa si è diventati. Con quest’idea dopo anni e anni si sono ritrovati coloro che, tra gli anni ’80 e ’90, hanno animato il centro sociale organizzato “Agrrro”, al circolo “Caoss”, al bar di Villa Pisani, e quelli che trasmettevano in Radio Cooperativa-Sherwood, per rivivere le esperienze che hanno segnato quelle vite, con gioia ma anche con dolore.

All’Ecosteria “Parco Santi Angeli”, Giavera del Montello, «eravamo più di cinquanta», esordisce Sergio Brunello, tra i fondatori di Radio Cooperativa-Sherwood e del circolo “Caoss” e organizzatore del ritrovo. «Ne mancavano sicuramente una trentina-quarantina perché in vent’anni di attività saranno passati un centinaio di persone, tra chi trasmetteva o chi dava una mano». Non si può non ripercorrere quegli anni e chi meglio di Brunello può raccontare le lotte, le vittorie e le sconfitte di un gruppo nato a cavallo tra gli anni ’70 e ’80: «C’erano i Comitati popolari per la pace, contro i missili atomici e le centrali nucleari: da questo gruppo è stata fondata Radio Cooperativa, una filiale di quella di Noale, poi di Mirano, l’attuale di Padova di don Albino Bizzotto. Questa radio ha cominciato a trasmettere nell’82/83 in un sottoscala a Caerano, poi a Montebelluna in via Cavour, vicino piazza Negrelli, nel garage di mio nonno: siamo stati lì quattro anni. Poi ci siamo trasferiti in via Castellana 101, vicino a Villa Polin, e lì abbiamo fatto un circolo Arci che si chiamava Caoss, cioè Centro autogestito obiettivo sociale spettacoli. Avevamo anche la sede della Loc, Lega obiettori di coscienza».

Avendo uno studio radiofonico e trasmettendo tutto il giorno, ventiquattro ore su ventiquattro, la gente si aggregava, il gruppo cresceva e sono nate le esigenze di spazio. «Servivano spazi gratuiti e autogestiti per i giovani, in alternativa a bar e discoteche, e il Comune non ce li dava», continua Brunello, «Allora un gruppo di punk ed anarchici ha occupato l’ex istituto agrario che era sulla Feltrina a Signoressa. Lì l’occupazione è durata cinque anni fino a quando sono stati sgomberati. E noi invece abbiamo gestito il circolo Caoss e la radio, organizzando varie iniziative per finanziarci. Abbiamo fatto per quattro anni “Fatevi avanti” a villa Pisani, ossia quattro o cinque giorni di musica e dibattiti, e per sette “Slegati Rock”, nati in opposizione alla neonata Lega Nord».

Le difficoltà però di anno in anno aumentavano: «Non ci hanno più concesso spazi, i costi della radio erano alle stelle e con la legge Mammì non potevamo più tenere il nome Cooperativa e quindi siamo diventati Sherwood. Abbiamo chiuso, mantenendo solo il circolo Caoss che è rimasto aperto un altro anno, fino al 2001. Da questo gruppo sono nate le “Giornate Resistenti” e per un po’abbiamo continuato». Ripercorrendo ciò, a Santi Angeli sarà scesa qualche lacrima di nostalgia.

Andrea Dossi
 

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