Il retroscena: furto alla Pneusmarket di Castelfranco prima dell'incendio

CASTELFRANCO. Nastro adesivo sulle telecamere e sui sensori d’allarme di Pnesumarket. È questo un elemento che ha fatto sobbalzare gli investigatori, mercoledì pomeriggio, quando ormai i vigili del fuoco avevano spento le fiamme e stavano effettuando una ricognizione complessiva dell’area interessata dal furioso incendio all’ex concessionaria d’auto Martinello in via Staizza, tra la circonvallazione e Salvarosa.
Tutte tracce evidenti che i ladri erano entrati tra la notte e l’alba di mercoledì, prima che le fiamme si levassero dal deposito dell’ex concessionaria che confina proprio con il negozio che commercia gomme d’automobili. Nel magazzino, tra l’altro, erano accatastati oltre duemila pneumatici. La scoperta della presenza dei ladri nello stabile che poi ha preso fuoco ha costretto i carabinieri e riconsiderare tutta la vicenda.
Mercoledì pomeriggio, quando ormai le fiamme erano quasi spente, i vigili del fuoco hanno effettuato un controllo attorno allo stabile ed hanno notato la presenza di alcuni pneumatici nel retro del negozio. Hanno chiesto il motivo della presenza di quelle gomme ai responsabili del negozio ed in effetti nemmeno loro se lo sapevano spiegare. A quel punto è scattato un approfondito controllo e si è scoperto che i sensori d’allarme e le telecamere del negozio erano stati coperti dal nastro adesivo per non fare scattare l’allarme. Una porta del negozio di pneumatici aveva anche segni di effrazione. Da qui la necessità di fare un inventario e capire quante gomme fossero state portate via.
Ciò comunque significa che i ladri erano presenti nello stabile attiguo a quello dove poi è scoppiato l’incendio. Sono stati i malviventi che hanno “visitato” il negozio di pneumatici a dare fuoco al vicino magazzino dell’ex concessionaria come diversivo perché il furto non venisse subito scoperto? E guadagnare così tempo nella fuga? O la presenza dei ladri è una semplice, seppur anomala, coincidenza che non ha nulla a che fare con il rogo? È su questi ed altri interrogativi che l’indagine dei carabinieri della compagnia di Castelfranco sta prendendo corpo. Ieri sono stati sentiti numerosi testimoni e sono state acquisite le immagini delle telecamere della zona di Salvarosa.
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