Il residence fantasma e il mutuo milionario della Pop Vicenza

La Procura vuole vedere chiaro sull’operazione Rua Centro Tre milioni e mezzo concessi da Bpvi, poi fallimenti e dubbi
Di Silvia Ceschin

SAN PIETRO DI FELETTO. Colline del Prosecco al centro di una speculazione edilizia da 5 milioni e mezzo di euro legata al fallimento nel novembre 2014 dell'Immobiliare Prati di Villorba proprietaria del complesso residenziale, attualmente al grezzo, da 18 unità tra schiere e appartamenti sorto al centro del borgo di Rua. La Procura della Repubblica di Treviso, sulla base dell'esposto inoltrato del curatore fallimentare Mario Toso, si appresta ad avviare un'inchiesta per far luce sulla vicenda.

È denominato "Rua Centro" il grande progetto edilizio residenziale fallito nel 2014 che avrebbe dovuto dare lustro al centro della piccola frazione di San Pietro di Feletto, comune collinare che per il suo valore paesaggistico è vincolato al parere della Soprintendenza per le Belle Arti e il Paesaggio. Un grande progetto che occupa un'area di mezzo ettaro stretta tra via Bruno Giusti e via Roma, vicino il municipio e la chiesa parrocchiale. Le radici di "Rua Centro" affondano nella fine degli anni '90 quando l'Immobiliare Prati s.r.l. di Caerano di San Marco (costituitasi nel 1998), proprietà di Gianluca Pradal, presidente legale rappresentante e Corrado Tiziano, altro unico componente del consiglio di amministrazione, comprano dal privato proprietario il terreno e il rustico annesso di via Giusti pagandoli 625 milioni di lire.

A settembre 2010, una volta ottenuti i pareri tecnici, il comune di San Pietro concesse il permesso di costruire all'Immobiliare Prati di Caerano su progetto firmato dall'ingegnere Giancarlo Tiziano, fratello di Corrado Tiziano. Tre i fabbricati previsti: il primo edificio "corpo 1" ospitante 9 unità abitative, il secondo in posizione centrale fra gli altri di 5 unità e l'ultimo, il "corpo 3", di 4 unità.

Da allora la vicenda si infittisce di eventi dai contorni fumosi, soprattutto coincidenti con l'inizio dei lavori di "Rua centro".

Da giungo 2010 a novembre 2014, quando viene dichiarato il fallimento, l'Immobiliare Prati passa di mano più volte:a giugno 2010 compare come amministratore unico della Prati, Carlo Agate, già amministratore unico della romana Edil Maison s.r.l. fallita a giugno 2013 (al tempo impegnata in un cantiere di Conegliano) che resterà in carica fino ad agosto 2012 quando gli subentrerà il consulente immobiliare Francesco Caprioli.

Ultimo cruciale passaggio quello che porta alla proprietà della Immobiliare Prati s.r.l., che nel frattempo ha spostato la sede a Villorba, per l'80% la romana Sitem s.r.l. e per il 20% Gonzales Injoque Bryan Hugo, peruviano con un passato non meglio conosciuto e divenuto l'ultimo amministratore unico della Prati fino al fallimento iscritto dal Tribunale di Treviso il 19 novembre 2014.

L'Immobiliare Prati s.r.l. ha lasciato dietro di sè un buco da circa 5 milioni e mezzo di euro con una schiera di creditori che si sono costituiti in gruppo sotto la rappresentanza dell'architetto Antonietta Bellomo, ultimo direttore dei lavori al complesso di "Rua centro". Tra la sfilza di privati e società che avanzano soldi dall'immobiliare di Villorba, anche la banca Popolare di Vicenza creditrice per circa 3 milioni e mezzo di euro.

La popolare aveva concesso nel 2010 un mutuo di 4 milioni di euro alla Prati sulla base, come segnalato nell'esposto, di 7 contratti di compravendita per altrettante unità immobiliari del complesso residenziale, e anche su questo particolare si sofferma l’esposto.

A far notare a luglio 2014 alcune irregolarità sulla struttura in costruzione, soprattutto riguardanti il "blocco 3", l'architetto Bellomo, consulente tecnico della Prati e l'Arca Costruzioni, ultima ditta incaricata dei lavori dall'Immobiliare Prati. Secondo una perizia da loro fatta eseguire, erano state "rilevate incoerenze tra esecuzione delle opere strutturali e documentazione grafica presentata al Genio Civile, inoltre si sono rilevati vizi che rendono le suddette opere non in sintonia con le normative attuali", come testimonia la perizia.

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