Il re delle gomme griffate tenta il suicidio

MONTEBELLUNA. Appena dimesso dopo il tentativo di suicidio dopo 4 giorni di arresti domiciliari, l’imprenditore Paolo Stevan, 38 anni, vicentino, la cui società “Luxury & Fashion” ha sede a Montebelluna, è stato ascoltato ieri mattina dal giudice Margherita Brunello in merito all’inchiesta sull’utilizzo di marchi di aziende dell’alta moda per la produzione di chewing gum griffati. Stevan era stato raggiunto cinque giorni fa da un'ordinanza di custodia cautelare ed era agli arresti domiciliari per falso, frode in commercio e disobbedienza a una sentenza del giudice che gli aveva imposto uno stop tassativo alla produzione e vendita del della gomme griffate. Disposizione che, secondo l’accusa, Stevan avrebbe ignorato: per questo motivo la Procura di Bassano aveva disposto oltre ai domiciliari anche il sequestro preventivo dei suoi conti correnti e attività. Una goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso e spinto Stevan al gesto estremo: sabato, attorno alle 13, l’imprenditore ha cercato di farla finita, ingerendo una massiccia dose di barbiturici. Preoccupati i familiari, che non riuscivano a mettersi in contatto con lui, hanno fatto scattare l’allarme: Stevan è stato sottoposto a lavanda gastrica e reidratato, dopo aver incontrato uno psicologo ha fatto ritorno a casa. Ieri mattina si è tenuto l’interrogatorio durante il quale Stevan ha affermato di aver cessato la vendita delle gomme oggetto dell’inchiesta e che le nuove caramelle in circolazione, prodotte dalla Luxury, rispetterebbero i termini di legge (parole avvalorate dalla perizia di parte). Al termine dell’interrogatorio l’avvocato difensore Ivan Venzo (assieme al legale Enrico Grosso) ha presentato istanza di revoca di tutte le misure restrittive, dal sequestro preventivo ai domiciliari. Istanza su cui il giudice dovrebbe esprimesi nei prossimi giorni. La vicenda ha avuto inizio nel dicembre 2010 quando Stevan lanciò sul mercato le “Luxury Chewing Gum”, confezioni di latta marchiate ad esempio “Chanel by Paul Stevan”, all’interno gomme prodotte in Danimarca. Una volta nel mercato, nonostante la regolare registrazione, sono partiti sequestri e perquisizioni. Erano scattate le cause civili per le quali Stevan, assistito dagli avvocati Ivan Venzo e Enrico Grosso, in tre casi ha raggiunto un accordo sottoforma di transazione risarcitoria. Con Hermés il procedimento è ancora in fase di transizione. Stevan aveva poi deciso comunque di smaltire le rimanenze: a quel punto era scattata la denuncia penale alla Procura di Bassano del Grappa. (s.g.)
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